25 Novembre 2020
15:16
Violenza sulle donne, Matrisciano (M5S): “Rilanciare il lavoro femminile è un mezzo per contrastarla”
ITALIA – “Rilanciare il lavoro femminile è un mezzo per contrastare la violenza sulle donne”. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere la Senatrice del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Lavoro Susy Matrisciano ha rimarcato l’importanza dei provvedimenti a sostegno dell’occupazione delle donne nel combattere questa piaga. “Solo puntando su lavoro e di welfare e sostenendo l’occupazione femminile con incentivi ad hoc possiamo invertire la rotta e assicurare alle donne quell’indipendenza economica, che rappresenta spesso la precondizione per liberarsi da partner violenti e quindi contrastare davvero la violenza di genere” ha sottolineato l’esponente pentastellata.
“Un mercato del lavoro in affanno, dove nel secondo trimestre del 2020 si contano 470 mila donne occupate in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri importanti, che nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, assumono un’ulteriore valenza, se consideriamo che è spesso è la mancanza di un’indipendenza economica che impedisce alle donne di liberarsi da relazioni tossiche e violente. Muove, anche, da queste premesse il lavoro compiuto da ministro del Lavoro Nunzia Catalfo a sostegno dell’occupazione femminile, già prima che il Paese piombasse in questa doppia crisi economica e sanitaria”.
“Non è un caso se buona parte delle risorse del Recovery Fund per l’occupazione sono destinate ad incentivi per l’assunzione di donne e la conciliazione lavoro-femminile, così come non è un caso se nel pacchetto di interventi inseriti nella Manovra 2021 ci sono incentivi importanti per stimolare l’occupazione al Sud, agevolare l’assunzione di giovani e soprattutto donne. Penso alla riduzione del 30% dei contributi per le aziende del Mezzogiorno che assumono nuovo personale, a quelli per l’impiego di ragazze e ragazzi fino a 35 anni nelle aziende e quelli per sostenere l’occupazione femminile con sgravi del 100% per i datori di lavoro che assumono disoccupate da almeno 6 mesi nel Mezzogiorno e da almeno 24 mesi nel resto d’Italia. Un tris di agevolazioni che abbatte anche il costo del lavoro, capace di generare un risparmio per le aziende fino a 500 euro al mese per ogni neoassunto, circa 6 mila euro su base annua, rendere conveniente il lavoro regolare e sostenere la crescita”.
“Contrastare la disparità di genere e la violenza sulle donne, significa introdurre strumenti di politica economica che riducono gap strutturali, che già relegavano l’Italia agli ultimi posti in Europa per numero di occupate e trattamento salariale riservato alle donne anche quando sono più istruite e posseggono maggiori competenze dei loro colleghi uomini”.