31 Marzo 2015
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Le Associazioni agricole lamentano il mancato risarcimento danni causati dalla fauna selvatica
PROVINCIA – Ancora nessun risarcimento all’orizzonte per gli agricoltori dell’acquese e dell’ovadese danneggiati dalla fauna selvatica nel 2013 e 2014. Nonostante la continua pressione da parte delle Associazioni Agricole, Coldiretti, Confagricoltura e Cia di Alessandria, i pagamenti da parte dell’Ambito Territoriale Caccia AL4 Acquese – Ovadese ancora non si sono sbloccati. Questo, hanno denunciato le associazioni agricole, nonostante la disponibilità finanziaria in cassa. “Una situazione insostenibile” che per Coldiretti, Confagricoltura e Cia ha “quasi il sapore della presa in giro, anche nei confronti degli altri Ambiti provinciali, che benché dispongano di minori risorse sono stati molto collaborativi con il mondo agricolo, dimostrando sensibilità alle esigenze del settore” hanno sottolineato i presidenti Roberto Paravidino (Coldiretti), Luca Brondelli (Confagricoltura) e Gian Piero Ameglio (Cia).
Tentata più volte la via del dialogo con l’ATC AL4, le tre Organizzazioni agricole lo scorso 27 marzo hanno ritirato in segno di protesta i propri rappresentanti dalla sessione del Comitato di gestione.
“Con questo atto – hanno agginto i tre Presidenti – intendiamo stigmatizzare il perdurare di una linea direzionale che privilegia gli interventi su disparati settori e non prende in considerazione uno dei principali compiti istituzionali degli Ambiti Territoriali qual è la liquidazione dei danni agricoli, pur avendo questo ATC le disponibilità finanziarie per poter far fronte a tali adempimenti. Pertanto, confidiamo nel buon senso degli Amministratori, affinché vengano presto prese in considerazione le nostre esigenze, altrimenti chiederemo provvedimenti mirati all’ente regionale preposto”.
Le Associazioni Agricole “colgono inoltre l’occasione per evidenziare che i danni da fauna selvatica sono rilevanti per la mancanza di efficaci politiche che regolino la densità dei capi che arrecano danni, a tal punto che gli ungulati si stanno sempre più avvicinando ai grandi centri abitati. Infine, non dobbiamo dimenticare la continua pressione che il mondo agricolo esercita nei confronti della Regione, per il tempestivo trasferimento agli ATC e alle Province dei fondi per risarcire i danni“.