Autore Redazione
domenica
6 Dicembre 2020
19:39
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Politica - Alessandria

Lavoratori dello spettacolo in piazza a Torino: “Non siamo tutelati, servono riforme radicali”

Lavoratori dello spettacolo in piazza a Torino: “Non siamo tutelati, servono riforme radicali”

PIEMONTE – Uniti e determinati. Ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori del mondo dello spettacolo del Piemonte si sono fatti sentire. Sabato, in piazza Castello, a Torino, si è infatti tenuto un presidio statico dove tanti professionisti, in difficoltà economica a causa del lockdown, hanno chiesto di essere ascoltati e di “uscire dall’invisibilità sistematica in cui ci hanno sempre relegato”. 

“Il simbolico muro eretto ieri da centinaia di mani e composto da alcuni dei nostri strumenti del mestiere, bauli, leggii, maschere, è il simbolo del muro di incomunicabilità che stiamo passo a passo abbattendo tra noi e le istituzioni che sarebbero deputate a garantire a centinaia di migliaia di persone diritti e tutele hanno sottolineato gli organizzatori.

In piazza Castello erano presenti tutte le categorie: attrici e attori, tecnici audio, luci e video, registe e registi, drammaturghe e drammaturghi, stagehands, backliner, dj, colleghe e colleghi del mondo dell’arte contemporanea, sarte e sarti, danzatori, organizzatori, amministratori, circensi, performers, giocolieri, burattinai, musicisti, cantanti e tutte le altre figure del mondo dello spettacolo e della cultura. Da marzo il mondo dello spettacolo e della cultura è stato fermato per limitare la possibilità di contagio. Subito abbiamo rilevato l’urgenza della situazione e ci siamo uniti per discutere con le Autorità sia le misure di sostegno per chi non può lavorare, sia un piano per ricostruire il nostro settore incenerito dallo stop e dalla pandemia. Le autorità pubbliche sono le uniche a non essersi concretamente preparate. È tempo di ricevere risposte concrete”. 

“Ci siederemo la prossima settimana ad un tavolo con gli assessorati alla Cultura e al Lavoro per discutere del futuro del nostro comparto, delle tutele che la Regione è in grado di mettere in campo per tutte e tutti gli operatori del settore, della cura che si dovrà avere nei confronti del tessuto culturale diffuso su tutti i territori, dalle città alle province. Con il Governo parteciperemo al “Tavolo permanente dello spettacolo” indetto dal Ministro Franceschini, forti della proposta di riforma che abbiamo contribuito a scrivere all’interno di RISP – Emergenza Continua, il network nazionale di cui facciamo parte”. 

-Vogliamo che la Regione Piemonte mantenga la parola data pubblicando il bonus per lavoratori dello spettacolo intermittenti, subordinati e parasubordinati fino ad oggi dimenticati dall’amministrazione regionale.
-Vogliamo da parte delle istituzioni nazionali risposte concrete. La soluzione sono riforme radicali del sistema lavoro dello spettacolo ad oggi precario e non tutelato.
-Vogliamo essere ascoltati in modo pragmatico perché stiamo di fatto assistendo ad un disastro sociale ed economico per il nostro comparto come per tutto il resto del Paese.
-Vogliamo un sistema di finanziamento del comparto culturale inclusivo ed equo. Vogliamo reddito, diritti e tutele. 

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