14 Gennaio 2021
06:14
Lucchini su Deposito rifiuti nucleari: “Alessandrino inadatto per ospitarlo”
ACQUI TERME – “Nei giorni scorsi ho partecipato, insieme all’assessore all’Ambiente Gianni Rolando, alla riunione convocata dalla Provincia di Alessandria con tutti gli amministratori locali per discutere dei siti alessandrini individuati nella Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee alla localizzazione del Deposito unico dei rifiuti radioattivi di bassa e media intensità“, con queste parole Lorenzo Lucchini entra nel merito del dibattito che si è scatenato attorno all’individuazione di alcuni siti potenziali per ospitare un Deposito unico nazionale in provincia di Alessandria.
Il sindaco di Acqui Terme sottolinea inoltre che “la pubblicazione di questo documento era prevista da sei anni e ora si avvia una fase di consultazione pubblica dove enti locali, associazioni, sindacati e università saranno coinvolti per stilare le proprie osservazioni. Apprezzo che si sia aperto un confronto a livello nazionale per l’individuazione di un deposito per i rifiuti radioattivi, che ora sono stoccati in siti provvisori non idonei“.
Durante la riunione il primo cittadino della località termale ha espresso i propri dubbi e perplessità “su un sito di stoccaggio nella provincia alessandrina. Il nostro territorio ha una forte vocazione turistica e vitivinicola, oltre a possedere numerose aree archeologiche e siti Unesco, tutte condizioni che rendono difficile l’installazione di un impianto che potrebbe avere un forte impatto ambientale. Inoltre, siamo già stati fragilmente esposti a siti industriali, come ad esempio l’Acna o l’Eternit. Proprio per questo motivo ho espresso la mia intenzione, in quanto rappresentante di un’Amministrazione comunale, di dare pieno supporto a tutti gli enti locali coinvolti, in quanto ritengo che Acqui Terme debba essere sempre presente in battaglie a difesa della salute dei cittadini e del territorio“.
Ecco che, conclude Lucchini, “la decisione sul Deposito Unico Nazionale è alle prime fasi, e le Regioni avranno un ruolo importante all’interno del processo decisionale. Sono convinto che in Regione Piemonte vi sia la medesima sensibilità, lo stesso atteggiamento costruttivo e senso di responsabilità mostrati dagli enti locali in questi giorni, e spero che al più presto possa essere anche promosso un Consiglio Regionale aperto, per una più ampia partecipazione popolare tesa a coinvolgere tutti i soggetti interessati, con lo scopo di elaborare insieme le giuste valutazioni e osservazioni da inviare nelle sedi opportune“.