22 Aprile 2015
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Discarica Sezzadio: una frase equivoca fa scattare la contestazione a Rita Rossa
RIVALTA BORMIDA – Un confronto a tratti anche aspro lunedì sera nell’assemblea pubblica organizzata nella palestra comunale di Rivalta Bormida sulla discarica di Sezzadio. Da una parte i Comitati della Valle Bormida, in prima linea contro il progetto dell’azienda Riccoboni, dall’altra la presidente della Provincia, Rita Rossa. Quest’ultima ha chiarito il suo pensiero sul progetto, confermando la volontà di difendere davanti al Consiglio di Stato l’atto di Palazzo Ghilini che aveva negato l’autorizzazione, documento poi respinto dal Tar. A far divampare la polemica la lettera che, prima del pronunciamento del Tribunale Amministrativo, la presidente aveva inviato alla Riccoboni. “Quando nella lettera ho definito “seria” l’iniziativa della azienda” ha specificato Rita Rossa “non mi riferivo al progetto di discarica ma alla volontà di cercare un dialogo tra i soggetti, come mi aveva proposto lo studio legale della Riccoboni. Una frase, che però, ammetto che forse poteva essere riformulata meglio. Sono pronta a riconoscerlo. Ricordo anche che, fino ad oggi, non abbiamo dato seguito alla sentenza esecutiva del Tar, nulla è ancora partito.”
All’assemblea pubblica hanno partecipato anche i consiglieri regionali Ottria (PD), Berutti (Forza Italia) e Mighetti (M5S). I tre hanno recepito la delibera del Comune di Sezzadio per inserire il vincolo paesaggistico su parte del territorio comunale, compresi i terreni di Cascina Borio, sulla carta destinati al progetto di discarica. “Nel caso questa delibera venisse accolta non sarebbe consentito alcun insediamento come la discarica. Si tratta del modo più veloce, immediato e efficace per contrastare il progetto” ha ricordato il consigliere regionale Walter Ottria. Da questo punti di vista le tre forze politiche rappresentate hanno espresso la comune intenzione di far velocizzare i tempi per la nomina dell’ultimo membro della Commissione Paesaggistica della Regione (l’organismo preposto a decidere sulla delibera, ndr), che il Ministero dei Beni Culturali deve ancora decidere.
Nel frattempo entro il 13 maggio dovrà essere presentato il ricorso al Consiglio di Stato. Soddisfatti dell’incontro di lunedì i Comitati della Valle Bormida, decisi a invitare prossimamente anche l’assessore regionale Alberto Valmaggia.