28 Aprile 2015
08:37
Demezzi: “a che punto è il servizio preparazione farmaci oncologici?”
CASALE MONFERRATO – Giorgio Demezzi, ex sindaco e attuale esponente dell’opposizione in consiglio comunale, ha presentato una interrogazione per sapere dall’attuale primo cittadino di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, qual è la situazione del servizio per la preparazione dei farmaci antiblastici e sulla ventilata soppressione dei posti letto ordinari in Oncologia. “A febbraio – spiega – era stata ufficialmente annunciata la permanenza nell’ospedale ‘Santo Spirito’ del Centro per la preparazione di questi medicinali oncologici, con l’avvio degli interventi necessari per renderlo pienamente funzionale alle necessità. Contestualmente con l’annuncio, il servizio è stato trasferito a Tortona con il personale infermieristico”. La nuova organizzazione ha creato problemi ai pazienti dell’area casalese? A che punto è il progetto? Sono alcune delle domande che Demezzi pone al sindaco, chiedendo inoltre “quale personale medico ed infermieristico sia necessario e se la permanenza di due strutture (una a Casale e una a Tortona), comporterebbe il raddoppio del personale e quindi dei costi e se tutto ciò non potrebbe creare ostacoli ad un rientro dell’Ufa”.
Demezzi teme anche una perdita dei posti letto in Oncologia. “Nel documento di integrazione alla delibera di giunta regionale per l’adeguamento della rete ospedaliera – ricorda Demezzi – viene assegnata all’ospedale di Casale la specialità di Oncologia senza letti. E’ noto che la specialità di Oncologia senza posti letto, oltre a svolgere attività ambulatoriale, è dotata di day hospital e ha a disposizione posti ordinari di area medica e chirurgica in appoggio per i pazienti che ne necessitano. In sostanza l’attuale reparto verrebbe trasformato in day hospital utilizzando, all’occorrenza, i letti di altri reparti. Sarebbe una penalizzazione per il nostro ospedale e un grave danno per la cura dei tanti pazienti che da sempre, ogni giorno, sono così professionalmente e amorevolmente seguiti”.
La situazione sarebbe, del resto, paradossale, proprio a Casale Monferrato, città che da sempre patisce le problematiche delle patologie tumorali derivanti dall’esposizione all’amianto, mesotelioma pleurico in testa.
L’interrogazione sollecita, infine, il sindaco “ad adottare azioni immediate per conservare questi posti letto ordinari in Oncologia, in modo da rendere ancora disponibile per malati e famiglie un servizio così utile nel momento della sofferenza e del dolore”.