5 Maggio 2015
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Il mondo della scuola incrocia le braccia e scende in piazza contro la “buona scuola” di Renzi
PROVINCIA – Il mondo della scuola questo martedì scende in piazza, compatto, contro la riforma del Governo Renzi. Dopo sette anni Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno deciso di ricostituire il fronte unitario, questa volta per respingere al mittente il Ddl della “buona scuola”. Una riforma “fatta cadere dall’alto” senza il minimo coinvolgimento di sindacati e insegnanti, hanno denunciato a un’unica voce i segretari provinciali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, Serena Morando, Maria Grazia Penna e Giovanni Guglielmi. La riforma del Premier Renzi, hanno aggiunto, non ha dato nessuna delle risposte attese da anni dagli insegnanti, a partire da un piano di investimenti serio per ridare al mondo della scuola quanto tolto negli ultimi anni. “Grande assente” nel Ddl del Governo è poi il rinnovo del contratto di lavoro, congelato da anni e oggi inadeguato ai cambiamenti della scuola e alle condizioni lavorative degli insegnanti. Diversi sono però i punti della riforma nel mirino dei sindacati. Inviperiti per la mancata stabilizzazione dei precari abilitati con più di 36 mesi di esperienza alle spalle, le parti sociali non hanno digerito neppure la tanto discussa figura del “dirigente-sceriffo” che renderebbe il mondo della scuola sempre meno democratico con il conseguente attaccoal ruolo e all’autonomia degli organi collegiali. Determinati a farsi ascoltare dal Governo, i lavoratori del mondo della scuola questo martedì incroceranno le braccia e in tanti raggiungeranno le piazze italiane scelte dai sindacati per le manifestazioni contro “la buona scuola”. Meta di sindacati, insegnanti e personale scolastico della provincia è Milano, città scelta per ricompattare il fronte del Nord Italia contro il Ddl del Governo Renzi.
Tatiana Gagliano