8 Maggio 2015
22:00
Nel polverone sulle pensioni anche le aspettative infrante di chi attende da tempo una “boccata d’ossigeno”
ALESSANDRIA – Dovrebbe arrivare nei prossimi giorni la soluzione del Governo dopo la bufera pensioni. La bocciatura della Consulta al blocco degli adeguamenti per i trattamenti pensionistici di importo lordo superiore a tre volte il minimo nel 2012 e 2013 potrebbe scatenare un terremoto sulle finanze pubbliche italiane. La sentenza, però, ha anche generato false speranze in tanti pensionati in realtà esclusi dal blocco dell’adeguamento della norma Monti-Fornero, oggi diventata inefficace. Il verdetto, infatti, riguarda le pensioni lorde superiori ai 1.405,65 euro per il 2012 e ai 1.443,00 euro per il 2013, ma la notizia di possibili rimborsi e adeguamenti ha alimentato le aspettative di chi è costretto a vivere con pensioni al di sotto di queste soglie. Comprensibilmente, hanno spiegato dalla Cgil di Alessandria, diversi pensionati hanno sperato in una piccola boccata d’ossigeno e cominciato a chiedere informazioni. Purtroppo, però, la sentenza non avrà effetto sui trattamenti al di sotto dei 1400 euro lordi. Già ridotti all’osso, queste pensioni avevano almeno scampato il blocco biennale degli adeguamenti all’inflazione e oggi non hanno quindi titolo per un rimborso. Anche per i 5 milioni di pensionati destinatari della sentenza della Consulta il percorso sembra comunque essere in salita. In attesa delle indicazioni del Governo su chi e come riceverà il denaro non versato nel 2012 e 2013, Cgil, Cisl e Uil hanno intanto rivendicato l’immediata applicazione della sentenza per quanto riguarda il ripristino della perequazione e chiesto un incontro al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Poletti per conoscere la posizione del Governo e confrontarsi sulle proposte delle parti sociali.