Autore Redazione
giovedì
6 Maggio 2021
15:06
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Politica - Casale Monferrato

Ravetti (Pd) sulla Cerutti: “Si attivi la cassintegrazione covid rapidamente”

Ravetti (Pd) sulla Cerutti: “Si attivi la cassintegrazione covid rapidamente”

CASALE MONFERRATO – Nell’ultima seduta della Commissione Regionale sono intervenuti i sindacati impegnati nella crisi della Cerutti di Casale e Vercelli. “Purtroppo dobbiamo evidenziare l’assenza dell’assessora al Lavoro che ci saremmo aspettati prendesse parte a questo importante momento di confronto con le organizzazioni sindacali delle Cerutti che ci hanno esposto la difficile situazione che, da mesi, stanno vivendo i lavoratori e le loro famiglie. Da 80 giorni i dipendenti della Cerutti sono in presidio di fronte alla fabbrica in uno stato di massima difficoltà e incertezza. Dal 1 maggio, inoltre, queste persone sono rimaste prive di qualsiasi ammortizzatore sociale e dovrebbe essere attivata con urgenza la cassa integrazione con causale Covid per tutti loro oppure il confronto e le trattative partiranno da un’evidente posizione di debolezza di questi lavoratori” hanno commentato la Vicepresidente della Commissione Attività Produttive Monica Canalis (Pd) e i Consiglieri regionali del Partito Democratico Domenico Rossi e Domenico Ravetti.

Ci uniamo alla richiesta delle organizzazioni sindacali – proseguono gli esponenti dem – affinchè la Regione abbia un ruolo attivo in questa vicenda e l’Assessora al Lavoro intervenga, in tempi stretti, per costituire un tavolo con Ministeri, Regione, sindacati e soggetti economici. Solo attraverso un tavolo di confronto si potrà fare chiarezza e ragionare di soluzioni. Precisiamo, inoltre, che la programmazione della formazione e della riqualificazione dei lavoratori compete specificamente alla Regione ed è fondamentale capire che cosa si può fare in tal senso. L’ipotesi di una cooperativa dei lavoratori – concludono Canalis, Rossi e Ravetti – rappresenta una possibilità. Tuttavia, si tratta di un’iniziativa che deve essere disegnata e strutturata nel tempo e che richiede, comunque, un intervento della Regione e del Ministero”. 

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