18 Maggio 2015
22:00
Revocato lo sciopero dei medici e pediatri di famiglia
PROVINCIA – Poteva essere una giornata nera per chi aveva in programma una visita dal medico di famiglia. La mediazione “all’ultimo minuto” del Governo, lunedì sera ha però convinto la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) e i pediatri (Fimp e Cipe) a revocare lo sciopero inizialmente indetto per questo martedì. Uno stop che avrebbe potuto tenere chiuse le porte di uno studio su due anche in provincia di Alessandria. La protesta, aveva spiegato a poche ore dalla mediazione il Segretario provinciale della Fimmg, il dottor Camillo Milano, era stata dettata dallo stallo nelle trattative per il rinnovo della convenzione nazionale e, soprattutto, dal progetto di riforma che punta a creare “maxi-ambulatori” dove i medici di base assisteranno a turno i pazienti. Una aggregazione che per i diretti interessati rischia di stravolgere la figura professionale del medico di famiglia e distrugge il rapporto di fiducia con il paziente. “I medici di medicina generale sono un vero punto di riferimento per i cittadini – ha ricordato il dottor Milano – Soprattutto gli anziani fanno rifermento a noi non solo per questioni strettamente mediche, ma anche sotto il profilo socio-assistenziale. Con l’aggregazione in un unico distretto il cittadino avrà sempre un medico, ma non più “il suo medico di famiglia”. Se oggi ci sono svariati studi in ogni quartiere, l’aggregazione in un unico distretto obbligherà il paziente a spostamenti certamente più lunghi. Il cittadino a seconda dei giorni e dell’orario potrà trovare un dottore diverso ed è proprio questo aspetto che va a snaturare la figura del medico di famiglia”. Da qui, ha concluso il Segretario provinciale della Fimmg, arrivava quindi lo slogan della giornata di sciopero:”io non vado con il primo che capita. Il medico di famiglia lo scelgo io”. Un punto su cui hanno insistito i rappresentanti sindacali proprio durante la mediazione di lunedì sera. Ottenute poi rassicurazioni sul fatto che medici e pediatri di famiglia “non saranno posti in condizione di “subordinazione”, che manterranno autonomia organizzativa, salvaguardando il rapporto fiduciario con i pazienti, i sindacati hanno quindi deciso di revocare lo sciopero.
Tatiana Gagliano