27 Maggio 2021
09:23
Pensionati lunedì sotto la Prefettura per chiedere assistenza adeguata agli anziani
ALESSANDRIA – I pensionati tornano in piazza anche ad Alessandria per chiedere una “adeguata assistenza a lungo termine per le persone non pienamente autosufficienti“. Lunedì 31 maggio 2021, dalle 10.30, i sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil, saranno sotto la Prefettura per chiedere una riforma organica del settore.
“L’emergenza sanitaria conseguente alla pandemia – spiegano Antonella Albanese dello Spi Cgil, Carmen Soffranio e Bruno Pagano di Fnp Cisl, e Alberto Pavese e Luigi Ferrando di Uil-Uilp – ha fatto drammaticamente emergere i limiti attuali del sistema territoriale dei servizi che non è riuscito a evitare la morte di tanti, troppi anziani delle residenze per anziani. Secondo l’appello, che i sindacati sottoscrivono e rilanciano, è necessario riequilibrare il rapporto tra assistenza residenziale e domiciliare favorendo quest’ultima e investendo in strutture più efficaci e umane. Le due tipologie di assistenza vanno poste in dialogo reciproco e vanno individuati percorsi di assistenza personalizzati che tengano conto delle differenti esigenze delle persone assistite e delle loro famiglie“. Per discutere di questi temi le parti sociali hanno chiesto al Prefetto un incontro che consentirà di portare al tavolo le questioni sollevate dall’appello #tuteliamoglianziani.
IL TESTO DELL’APPELLO
Nel nostro Paese l’aumento dell’aspettativa di vita è il risultato di conquiste scientifiche e civili, fa parte della storia di progresso della nostra società; per questo tutelare il diritto degli anziani
alla salute, ma anche alla socialità e all’autoderminazione vuol dire costruire un futuro di dignità per tutti.
Sappiamo che le persone con almeno 80 anni nel 2050 triplicheranno numericamente; sono dati che impongono il varo di un progetto serio, che possa assicurare una buona assistenza di lungo
termine (LTC) per chi si trova a vivere una condizione di non autosufficienza.
Nel corso della pandemia i dati su età e profili di fragilità delle persone decedute indicano che i più colpiti sono le persone ultra settantenni, in particolare i grandi anziani con importanti comorbilità. Nell’emergenza sanitaria, le notevoli difficoltà incontrate dal sistema di assistenza agli anziani non rappresentano affatto un evento anomalo, bensì una manifestazione estrema
delle criticità di fondo che, da tempo, lo affliggono e sulle quali occorre urgentemente intervenire con una riforma multilivello (nazionale, regionale, comunale).
Per assicurare una convivenza all’altezza della dignità di ciascun componente delle nostre comunità occorre coinvolgere l’opinione pubblica, sconfiggere l’indifferenza e la “cultura dello scarto” nei confronti del mondo degli anziani sempre più diffusi in una società che non sa essere solidale Il presente appello vuole richiamare l’attenzione dei cittadini, delle Istituzioni e dei decisori ai
vari livelli sulla necessità dell’avvio di un vero progetto innovatore che possa assicurare l’esigibilità del diritto alla salute per i non autosufficienti, superando scarsità di stanziamenti, inadeguatezza e frammentazione dei servizi.
Occorre un sistema che metta al centro la persona con il suo progetto di vita, che innalzi e migliori gli attuali livelli di integrazione tra il comparto sociale e sanitario e che poggi su un Distretto forte, capace di avvalersi della partecipazione delle comunità e dalle sue Istituzioni locali.
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