Autore Redazione
mercoledì
21 Luglio 2021
05:02
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Politica - Alessandria

Solvay: botta e risposta tra M5S e Provincia di Alessandria sulla produzione del c6o4

Solvay: botta e risposta tra M5S e Provincia di Alessandria sulla produzione del c6o4

ALESSANDRIA – Botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e la Provincia di Alessandria sulla delicata vicenda della produzione del cC6O4 da parte della multinazionale Solvay nello stabilimento di Spinetta Marengo. Martedì il consigliere regionale dei pentastellati Sean Sacco ha presentato a Palazzo Lascaris una domanda al Question Time. “È emerso con certezza che con determinazione dirigenziale del 12 maggio 2021 la Provincia di Alessandria ha acconsentito alla produzione ed all’utilizzo del cC6O4 nel reparto Algoflon” ha sottolineato Sacco “negli altri reparti, invece, è stato disposto, come da quadro prescrittivo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, di aspettare gli esiti della campagna di monitoraggio interna e esterna allo stabilimento di Spinetta Marengo condotta da ARPA a partire da aprile 2021. C’è parecchia confusione in Provincia di Alessandria, ente che dovrebbe controllare e vigilare sull’autorizzazione ambientale che essa stessa rilascia alle aziende a tutela dell’ambiente. Il 1° di luglio il responsabile ambientale non era sicuro se avesse o meno rilasciato l’autorizzazione, tanto da dichiarare a mezzo stampa “se sia ripresa o meno la produzione non lo so. Quello che so è che al momento sono in corso delle valutazioni più generali, e che avremo una determina conclusiva nelle prossime settimane. Oggi invece scopriamo che la produzione è stata autorizzata il 12 maggio scorso, proprio dalla stessa Provincia, ma non è chiaro perché solo in un reparto mentre per gli altri è stato disposto di attendere l’esito della campagna di monitoraggio”.

“La prescrizione 1. dell’Autorizzazione Integrata Ambientale prevede che la produzione e l’uso sarebbero stati autorizzati solo alla completa esecuzione degli interventi previsti e a seguito dei risultati del monitoraggio che saranno, in un caso o nell’altro, la prova provata che i problemi sono stati risolti o meno. La prescrizione inoltre non prevede che l’autorizzazione possa essere concessa in maniera scaglionata ha concluso Sacco “andremo a fondo e raccoglieremo tutti i documenti a riguardo, per fare piena luce su questa vicenda. Non possiamo tollerare situazioni poco chiare quando di mezzo c’è la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente”.

Non si è fatta attendere la replica dell’ingegner Claudio Coffano, dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Alessandria: È il consigliere Sacco che non conosce bene le cose e fa confusione, Arpa ha certificato che gli interventi sono stati fatti e noi abbiamo concesso l’autorizzazione per la prima parte. L’autorizzazione non può essere concessa in maniera scaglionata? Questo lo sostiene il consigliere Sacco, non si sa in base a cosa. L’utilizzo del C6O4 nel reparto Algoflon era già stato autorizzato ed era stato solo sospeso in seguito a un incidente. La produzione presso il sito necessitava l’attuazione di quegli interventi. Gli interventi sono stati realizzati: in una specifica riunione Arpa ha presentato i risultati delle verifiche di campo e, a quel punto, con Asl e col Comune si è verificato che Solvay ha adempiuto a quelle prescrizioni. Rispetto all’estensione della produzione agli altri reparti ci sono due vincoli: uno è stato ottemperato e riguardo al secondo vincolo stiamo ancora attendendo le analisi di Arpa. Solo a quel punto valuteremo con Arpa e Asl l’eventuale estensione agli altri reparti. Insomma, la confusione c’è in chi non conosce bene gli atti”.

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