15 Giugno 2015
11:59
Resa dei conti nel centrodestra: Soban all’attacco
VALENZA – Archiviate le elezioni con la vittoria del centrosinistra e di Gianluca Barbero ora per il centro destra valenzano è il tempo delle riflessioni. A parlare è Paolo Soban, vicesindaco uscente e capolista del gruppo Tosi per Valenza. Nella sua lettera Soban si scaglia contro la scelta di apparentarsi con alcune liste, soffermandosi poi sulla sparizione del simbolo “Tosi per Valenza” dai manifesti elettorali e dei volantini per il ballottaggio.
Con la vittoria di Gianluca Barbero al ballottaggio per l’elezione del nuovo Sindaco di Valenza purtroppo si sono avverate le mie previsioni, cioè che il Centrodestra se non si presenta unito al primo turno, non può pensare di vincere nella nostra città.
Questo è stato il motivo che mi ha fatto decidere, insieme ad altri compagni, di lasciare la Lega Nord, in quanto non condividevo l’ostinazione di correre da soli a queste elezioni. L’unico risultato sarebbe stato quello di consegnare la città nelle mani della sinistra.
Come alla fine è successo, dopo aver visto al’inizio ben tre candidati a Sindaco diversi del Centrodestra.
Dopo il primo turno elettorale sono stato inoltre fermamente contrario (e visti i risultati, a ragione) ai vari apparentamenti che ci sono stati , ma che non potevano assolutamente convincere l’elettorato dell’unità d’intenti e di programma creatasi d’improvviso dopo una dura campagna elettorale che ci ha visto divisi e su fronti opposti.
Se analizziamo i numeri dello spoglio finale, Barbero domenica ha incrementato i suoi voti, nonostante il fisiologico calo che si registra sempre ai ballottaggi.
Sono convinto che questa sia stata la risposta negativa provocata in particolar modo dall’apparentamento con la Lista Merlino, che non aveva nulla e non a che fare con il Centrodestra, e che giustamente gli elettori NON hanno digerito.
Una campagna che dopo il primo turno, ribadisco, non ho condiviso, in quanto non ha più messo al centro del dibattito le idee e i progetti che i due schieramenti avevano studiato per il futuro di Valenza, ma anzi ad un certo punto è scesa ad attacchi personali ai candidati.
Anche la Lista Tosi è stata vittima di un puerile attacco, che ha fatto scomparire il nostro simbolo da tutta la propaganda elettorale (manifesti, volantini, pubblicità,…) utilizzata dopo gli apparentamenti.
Un bel boomerang, che non serviva, fatto per assecondare l’arroganza e la maleducazione di alcune persone che si sono sedute al tavolo delle trattative.
La nostra Lista Tosi per Valenza, partita dal nulla e con un simbolo ed un nome sconosciuto ai più, alla fine in poco più di un mese è riuscita a raggiungere un discreto risultato elettorale, peraltro come nelle nostre previsioni, tanto da consentirci nel caso non ci fossero stati apparentamenti, di eleggere un nostro rappresentante nel Consiglio Comunale in caso di vittoria di Sergio Cassano.
Infatti non potevamo minimamente pensare in questo momento storico di andare a prendere voti ad una Lega Nord con il vento così in poppa, ma ciononostante siamo riusciti nel nostro obiettivo di portare il candidato Sergio Cassano al ballottaggio. Risultato raggiunto!
Il nostro impegno politico, mio e delle persone che mi hanno accompagnato in questa esperienza, non termina oggi.
Dobbiamo tutti riflettere, vincitori e vinti, dei dati di affluenza di queste elezioni che hanno allontanato molte persone dalla vita amministrativa della nostra città.
E soprattutto noi che abbiamo amministrato in questi ultimi cinque anni dobbiamo fare autocritica perchè non siamo riusciti a comunicare con i cittadini per spiegare cosa abbiamo fatto e quali sono stati i motivi delle nostre scelte.
Adesso è ancora presto per discuterne, ma sono convinto che il tempo con noi sarà galantuomo e verrà completamente rivalutato molto positivamente l’operato dell’amministrazione Cassano.
Che ha sempre operato esclusivamente per l’interessa di tutta la città, con correttezza ed onestà.
Colgo l’occasione per fare i miei auguri al nuovo Sindaco Gianluca Barbero e alla sua nuova giunta.