3 Luglio 2015
22:00
Caos dirigenti a Palazzo Rosso. La strigliata del sindaco:“organizzatevi. Non siamo all’asilo”
ALESSANDRIA – Restano sul tavolo del sindaco di Alessandria le lettere di remissione degli incarichi del Ragioniere Capo, Antonello Zaccone, dell’Ingegnere Capo, Marco Neri e del Capo Ufficio Stampa, Nadia Minetti. Mercoledì tre figure chiave chiamate a far muovere gli ingranaggi della macchina comunale, rispettivamente nel settore finanze, lavori pubblici e comunicazione, hanno deciso manifestare ufficialmente al primo cittadino il loro malessere per il “sovraccarico di lavoro dovuto alla carenza di personale“.
Con la nuova macrostruttura dell’Ente, sia l’esperto di finanze Antonello Zaccone, sempre alle prese con i complicati bilanci del Comune, che il collega dirigente Marco Neri, l’uomo del ponte Meier e della galassia di progetti del Pisu, avrebbero visto aumentare la mole di incarichi, ma non il numero di personale disposto ad aiutarli. Semi-deserte anche le sedie dei colleghi che dovrebbero assistere Nadia Minetti nella gestione di manifestazioni, gemellaggi e servizi dell’Urp, nuovi compiti arrivati con la Posizione Organizzativa attribuita qualche mese fa dall’amministrazione comunale. Rimasti “pressochè soli”, sommersi da carte, scartoffie e scadenze da rispettare, i tre hanno “sbottato” e si sono rivolti direttamente al primo cittadino. Non perché il problema sia “la politica” ha precisato Nadia Minetti, determinata a “disarcionare” i consiglieri dell’opposizione che avrebbero “calvalcato” la notizia per attaccare l’amministrazione. “Il sindaco non c’entra nulla e, soprattutto, non può fare nulla se non accettare o respingere la remissione degli incarichi – ha aggiunto – Noi non chiediamo niente alla politica, ma alla macchina burocratica del Comune. Il problema è l’organizzazione interna di Palazzo Rosso”.
La politica, o almeno quella che governa Palazzo Rosso, non sembra comunque intenzionata a entrare nella bagarre scoppiata tra un ingranaggio e l’altro della macchina comunale. “Noi abbiamo fatto una macrostruttura e mi sembra che 690 dipendenti possano organizzarsi per erogare i servizi che dobbiamo dare” ha chiarito il sindaco Rita Rossa. “L’assegnazione e la gestione dei personale – ha aggiunto ferma – è in carico ai Dirigenti, quindi si organizzino per rispondere agli obiettivi che la politica ha dato, giusti, sbagliati o contestabili che siano”. Uomo avvisato, quindi, mezzo salvato. “Mi dicano i Dirigenti, tutti, cosa vogliono fare e come voglio organizzarsi. Il decreto Madia, lo ricordo, prevede la messa in disponibilità o il passaggio al ruolo di funzionario dei Dirigenti, quindi, se qualcuno non se la sente deve solo dirlo”.
“L’amministrazione – ha concluso Rita Rossa – ha risanato l’Ente, ha disegnato l’Alessandria del futuro facendo il passo lungo come la gamba e onestamente, dopo le difficoltà degli ultimi tre anni, non mi spaventa più nulla. Non siamo all’asilo, con tutto il rispetto dei bambini che sanno litigare e poi trovare un’intesa e andare avanti. L’organizzazione del personale spetta ai Dirigenti e io non vado oltre i miei compiti. La politica l’ha fatto troppe volte in passato e io non ho intenzione di fare altrettanto”.
Tatiana Gagliano