26 Ottobre 2021
12:30
Confindustria: “L’Alessandrino diventi retroporto di Genova”. Cirio: “Piemonte sarà il cuore d’Europa”
PIEMONTE – Nel decalogo delle priorità per la logistica del Piemonte, individuato dalla Commissione Logistica di Confindustria Piemonte, con il contributo di Unioncamere Piemonte insieme alla Regione, è stato inserito anche un significativo punto che riguarda la nostra provincia: riconoscere l’Alessandrino come retroporto di Genova. L’obiettivo è contribuire al completamento entro la fine dell’anno del Piano Regionale Mobilità e Trasporti, lanciato nel 2018. “Si tratta di dieci proposte da portare all’attenzione della politica per rendere competitivo il Piemonte” ha sottolineato Iames Pingani, presidente della commissione Logistica di Confindustria Piemonte “per l’attuazione del Pnrr sarà fondamentale il rispetto dei tempi”.
“Temi importanti e cruciali per lo sviluppo piemontese” ha rimarcato Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte “siamo una delle regioni più industrializzate d’Europa, queste sono dieci proposte mirate a rendere il Piemonte più attrattivo”.
“Un percorso che vogliamo continuare a sviluppare insieme” ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi “la logistica è uno dei settori dove è fondamentale collaborare, occorrerà definire le linee di sviluppo, la pandemia ci ha rallentato ma non fermato. Abbiamo dimostrato di essere una regione capace di fare quadrato. Il 9 novembre incontreremo il Ministro Giovannini per entrare nel dettaglio e nel merito del Pnrr”.
“Il Piemonte è stata la prima regione a sottoscrivere un accordo con un metodo di lavoro condiviso” ha concluso con soddisfazione il presidente del Piemonte Alberto Cirio “nella gestione dei fondi del Recovery Plan sarà premiato chi è pronto. Questi sono i 10 punti di maggior rilievo concreto su cui già lavoriamo. Non è un libro dei sogni ma un documento concreto, entro fine mese inseriremo come Regione Piemonte interventi per decine di milioni di euro. Vogliamo la massima partecipazione e il coinvolgimento dei territori. I lavori del Tav e del Terzo Valico vanno avanti, a breve il Piemonte diventerà non solo il nord ovest d’Italia ma il cuore d’Europa, al centro di tutti i traffici delle merci europei, ci sono tutte le condizioni per fare bene da protagonisti”.
Ecco i dieci punti:
In particolare, come detto, nel punto 7 si evince come l’alessandrino, per la sua posizione “alle spalle” del porto di Genova, disponga di una naturale vocazione logistica rispetto agli importanti flussi di merci che da e per i porti liguri si proiettano verso la pianura. Infatti in questo territorio si sono concentrati nel tempo numerosi insediamenti logistici tra cui l’interporto di Rivalta Scrivia, il Terminal Rail Hub Europe e il polo logistico di Pozzolo Formigaro e a sud l’interporto di Arquata Scrivia posizionato in prossimità della A7 connesso alla linea ferroviaria per Genova che offre in particolare servizi di stoccaggio e container. L’offerta logistica del territorio è completata da ben tre scali merci ferroviari: Alessandria smistamento, Casale Monferrato e Novi ligure.
La presenza di operatori d’eccellenza, la volontà nazionale di far crescere i traffici del sistema portuale ligure (per il valore intrinseco che ogni container si porta dietro) e in risposta al bisogno di rendere più sostenibile il trasporto merci, rende necessario connettere i porti con le aree dell’alessandrino. Attraverso adeguamenti della politica tariffaria per la fase di giacenza nel porto.
Oltre al polo logistico esistente si aggiungono le aree buffer utili a gestire il traffico in entrata e in usciti degli autocarri per il porto di Genova. Infatti nel luglio 2019 – con la sottoscrizione di una convenzione tra il MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), l’ADSP del Mar Ligure Occidentale e UIRNet S.p.A. (oggi digITAlog S.p.A) – è stato definito l’impiego dei 30 milioni di fondi (8 milioni per il 2018, 15 milioni per il 2019 e 7 milioni per il 2020) da destinarsi “alla progettazione e alla realizzazione, con carattere di urgenza, di infrastrutture ad alta automazione, di sistemi informatici e delle relative opere accessorie per garantire l’ottimizzazione dei flussi veicolari logistici in ingresso e in uscita dal porto di Genova, ivi compresa la realizzazione del varco di Ponente” come stabilito dall’art. 6 del Decreto Genova.
Tali interventi, definiti nel Documento Programmatico allegato alla Convenzione, comprendono:
-la progettazione esecutiva delle aree ad alta automazione (Buffer), compresa la localizzazione definitiva delle stesse e i sistemi informatici e telematici necessari alla loro gestione, per l’ottimizzazione dei flussi logistici nel porto di Genova tramite la Piattaforma Logistica Nazionale (PLN).
Questa attività è propedeutica alla realizzazione di:
– Area Buffer 1, area ad alta automazione dedicata a traffico camionistico di origine/destinazione portuale, localizzata nel basso Alessandrino;
– Area Buffer 2, ulteriore area ad alta automazione sempre dedicata a traffico camionistico.
-la progettazione del nuovo centro merci ferroviario di Alessandria Smistamento;
– la progettazione e realizzazione delle fasi di sviluppo del Varco di Ponente del Porto di Genova, compresi i sistemi informatici necessari al collegamento del varco con la PLN e necessari alla gestione di una piccola area Buffer.
Ad oggi risulta completata la progettazione definitiva degli interventi sul Varco di Ponente ed è stato avviato lo studio trasportistico-di supporto alla successiva analisi costi e benefici e finalizzato a valutare la sostenibilità economica -di Alessandria Smistamento, progetto finanziato dal Governo con 2 milioni di euro, nell’ambito del Decreto Genova. Inoltre condividendo la mission e gli obiettivi della Fondazione SLALA (nata nel 2003 con l’obiettivo studiare e promuovere il sistema logistico del Nord-Ovest dell’Italia e, in particolare, del Basso Piemonte) ed essendo la Regione Piemonte socia, riteniamo opportuno ribadire le necessità infrastrutturali contenute nel Programma di interventi redatto dalla Fondazione di giugno 2021 anche per una analisi delle proposte in seno alla programmazione regionale.
Ecco cosa chiede Confindustria
-Far emergere i vantaggi di utilizzare le aree logistiche esistenti del polo alessandrino, con risorse dedicate.
– Promuovere le ZLS per il territorio piemontese partendo dall’alessandrino (detassare chi opera nella logistica e promuove la transizione ecologica).
-Avvio delle attività per la realizzazione del sistema Buffer che, se ritardate ulteriormente, rischiano di perdere la possibilità di un co- finanziamento da parte della BEI per 30 milioni e nell’ambito del progetto della Commissione Europea CEF E-Bridge per 2,5 milioni.
-In ottica previsionale come già visto per i nodi interportuali si rende necessario valutare l’opportunità di avere un’area retro portuale nel cuneese in relazione all’operatività del porto di Vado Ligure (SV) e in particolare alla Piattaforma Maersk, e in coerenza con le direttive europee legate alla “green transportation strategy”.