Autore Redazione
mercoledì
15 Luglio 2015
22:00
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Politica - Casale Monferrato

Piace anche a Casale “il baratto amministrativo” per “pagare” Imu e Tasi con piccoli lavori per il Comune  

Piace anche a Casale “il baratto amministrativo” per “pagare” Imu e Tasi con piccoli lavori per il Comune  

CASALE MONFERRATO – L’idea del sindaco di Invorio, paese del novarese, di dare la possibilità ai cittadini in ritardo con Imu e Tasi di saldare i loro debiti svolgendo lavori per il Comune ha conquistato Nicola Sirchia. Per il consigliere casalese di Forza Italia il “baratto amministrativo” previsto dal decreto “Sblocca Italia” potrebbe essere sperimentato anche in una realtà più grande come Casale Monferrato.

In pratica – ha spiegato il consigliere d’opposizione – i casalesi in difficoltà potrebbero mettere volontariamente a disposizione ore di lavoro per la loro comunità, occupandosi ad esempio del taglio dell’erba, della pulizia di strade  o della verniciatura di alcune  aree della città”. Un lavoro che sarebbe ricompensato dall’amministrazione scalando, ora dopo ora, il debito segnato alla voce Imu e Tasi. Tasse sempre più difficili da onorare per i tanti cittadini rimasti senza lavoro, o costretti a tirare avanti con buste paga ridotte all’osso. Una condizione, secondo il consigliere di Forza Italia, aggravata a Casale da quelli che l’esponente azzurro ha definito come “gli abnormi aumenti voluti dall’amministrazione Palazzetti”. Per portare anche nella città monferrina “il baratto amministrativo” secondo Sirchia basterebbe approvare un regolamento ad hoc, in cui fissare le condizioni per poter accedere a questa modalità alternativa di pagamento delle tasse. “Ovviamente i casalesi dovrebbero aderire su base volontaria, e si potrebbe poi fissare una fascia di reddito Isee che certifichi l’effettiva difficoltà del cittadino“.

L’Ente pubblico – ha aggiunto Sirchia – ne beneficerebbe in quanto potrebbe risparmiare su appalti sostanziosi, che oggi finiscono per lo più a ditte esterne, ma anche su costose e spesso inutili procedure di recupero crediti, mentre nello stesso tempo molti casalesi potrebbero trovare motivazione professionale anche dal senso di utilità e appartenenza alla nostra comunità. Senza contare l’utilità concreta per la città, visti anche i ben poveri risultati dei cosiddetti “piani decoro” dell’Assessore Gioanola”.

Stilettate a parte, il consigliere d’opposizione Nicola Sirchia e l’amministrazione sembrano pensarla nello stesso modo sulla possibilità di introdurre il “baratto amministrativo” anche a Casale. “Stiamo studiando la cosa già da qualche tempo” ha spiegato il sindaco Titti Palazzetti.Serena” rispetto all’attacco sugli “abnormi rincari” “perchè noi non abbiamo aumentato nulla, ma al contrario abbassato la Tari per le imprese e tutelato le fasce più deboli dei cittadini” il sindaco, ha aggiunto,  è al lavoro con gli uffici di Palazzo San Giorgio per studiare le modalità di applicazione del “baratto amministrativo”. “Già oggi il Comune sta impiegando una 50ina di cittadini nella manutenzione della città con il progetto “Futuro”, sostenuto grazie all’eredità Roveglia e la nostra intenzione è di attivare a Casale anche questo ulteriore progetto. Speriamo davvero di farcela perchè in Italia la burocrazia rende difficile anche far del bene“.

Tatiana Gagliano

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