Autore Redazione
giovedì
30 Luglio 2015
05:08
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Politica

Tasse ed enti locali: situazione sempre più complicata

Tasse ed enti locali: situazione sempre più complicata

PROVINCIA ALESSANDRIA – 30 luglio, il Governo ha fissato in questa data la scadenza per i bilanci di previsione per i comuni: una scadenza, frutto dei continui e repentini cambiamenti di rotta a cui è obbligata la politica economica del governo. I bilanci dei comuni, anche i più piccoli, vivranno l’impatto di queste scelte nazionali che si concretizzano per lo più in tagli alle entrate e, per alcuni, un cambio fondamentale nel rapporto tra Stato e Comuni. La data è quindi determinante ma anche sempre più dolorosa per gli enti locali. “Nella storia repubblicana – ha spiegato Michele Filippo Fontefrancesco, sindaco di Lu Monferrato – i comuni hanno sempre ottenuto risorse dal governo nazionale, attraverso ripartizioni dei fondi nazionali sulla base di un criterio di solidarietà. Anche l’affermarsi del cosiddetto “federalismo fiscale”, ovvero la possibilità dei comuni di gestire tributi e tasse specifiche, come l’ICI, l’IMU, la TASI e la tassa rifiuti, fino al 2014 non aveva cambiato questo rapporto. Il 2015 è l’anno della svolta”.

1000 comuni italiani, molti dei quali piccoli comuni, per la prima volta diventeranno contributori netti dello Stato, non solo privati dei trasferimenti nazionali, ma obbligati a versare una parte cospicua dei proventi dei tributi comunali, nati in origine per sostenere i servizi comunali, alle casse del demanio. Uno dei 1000 è Lu: comune monferrino di 1200 abitanti,

“Nell’arco di pochi mesi siamo diventanti agli occhi dello Stato da comunità svantaggiata a oca dalle uova d’oro – ha spiegato ancora Michele Filippo Fontefrancesco. Nel novembre 2014 il comune di Lu aveva visto un taglio repentino di 150.000, ulteriormente aggravato nel corso del 2015. “Il taglio si aggira a oltre 200.000 euro, più del 20% del bilancio del nostro comune. A fronte di questi tagli, il Governo ci ha dato ‘l’opportunità’ di introdurre una nuova tassa, sui terreni agricoli: quei terreni che per decenni il Governo aveva riconosciuti poveri, quindi, da esentare da una tassazione già diffusa in pianura.” Oltre il danno, la beffa, continua il Sindaco. “L’anno scorso era successo con la TASI, quest’anno con l’IMU terreni agricoli: i comuni sono obbligati ad aumentare la tassazione, per pagare le elargizioni del Governo. Il Comune di Lu dovrà lottare per chiudere il bilancio e, trasformato ormai in gabelliere, verserà oltre 40.000 euro allo Stato. Come Giunta e gruppo di maggioranza siamo convinti che non sia possibile chiedere sacrifici senza farne per primi, per cui abbiamo rinunciato ai rimborsi per le missioni e abbiamo finanziato a nostre spese la festa patronale, le attività culturali, il servizio doposcuola. L’impegno nostro continua, ma non riesce a proteggere i nostri cittadini dalle ripercussioni di scelte nazionali che hanno del grottesco… non oso pensare cosa comporterà la futura local tax.”

Di qui la domanda finale del sindaco di Lu: “quale sarà il futuro dei tributi locali e qual sarà il loro impatto per le nostre comunità?”

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