Autore Redazione
martedì
8 Febbraio 2022
05:00
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Politica - Alessandria

Piazza Garibaldi e Libertà libere dalle auto: “E poi dove parcheggia chi va in centro?”

Piazza Garibaldi e Libertà libere dalle auto: “E poi dove parcheggia chi va in centro?”

ALESSANDRIA – Avere un centro storico libero dalle auto, dove passeggiare e fare shopping in tranquillità piacerebbe a tutti. Non a tutti, però, è piaciuta la proposta lanciata dal segretario cittadino del Partito Democratico di Alessandria, Rapisardo Antinucci, di chiudere il centro storico alle auto e liberare da tutte le vetture anche piazza della Libertà e piazza Garibaldi.

La proposta del segretario del Pd nasce per dare un po’ di respiro ad Alessandria, di nuovo bocciata nel rapporto Mal’Aria per i continui superamenti dei limiti di Pm10, e piace al 75% dei lettori del sito di RadioGold che hanno partecipato al nostro sondaggio.

Per l’assessore al commercio del Comune di Alessandria, Mattia Roggero, la semplice chiusura del centro alle auto proposta da Antinucci riduce però il “delicato e complicato” tema dell’inquinamento e della vivibilità di Alessandria “a una discussione da bar”.

Bisognerebbe conoscere la realtà in cui si vive e in cui si vuole fare politica ha bacchettato Roggero – Antinucci dice di togliere le auto da piazza della Libertà e piazza Garibaldi ma poi dove vanno a parcheggiare tutte le persone che vengono in centro?”.

Non è più il Comune a gestire i parcheggi, e di conseguenza a incassare gli introiti degli stalli, e cancellare centinaia di strisce blu potrebbe non essere così semplice. Senza contare, ha ricordato Roggero, che in piazza Garibaldi c’è anche il mercato: “Antinucci si è almeno confrontato con le associazioni degli ambulanti?”.

Alle orecchie dell’assessore la proposta del segretario cittadino del Partito Democratico di Alessandria suona “come uno spot elettorale” che manca del necessario confronto” e della “condivisione” con chi “ha investito” nel centro storico di Alessandria: i commercianti.

Per i presidenti di Confesercenti, Michela Mandrino, e Ascom, Vittorio Ferrari, la delicata questione dell’inquinamento in città “non si può limitare a una semplice contrapposizione tra centro aperto e centro chiuso“. “L’approccio”, hanno spiegato, deve essere diverso” e soprattutto, servono “soluzioni condivise” che rispondano anche alle necessità di chi ha un’attività nel centro storico di Alessandria.

“Noi dobbiamo lavorare per portare nella nostra città gente da fuori – ha puntualizzato la presidente provinciale Confesercenti, Michela MandrinoGià oggi non abbiamo stalli gratuiti e neppure abbastanza parcheggi vicini al centro. Mancano anche mezzi pubblici ecosostenibili che riducano l’inquinamento e permettano ai nostri clienti di lasciare l’auto in periferia e raggiungere comodamente i negozi in centro. Il tema è importante ma il ragionamento deve essere concreto. Confesercenti già anni fa aveva proposto il progetto del centro commerciale naturale ma non possiamo pensare che in centro passeggino solo gli alessandrini che ci abitano. Già oggi le persone hanno la tendenza a preferire i centri commerciali perché offrono parcheggi gratuiti e vicini. Se dovessimo optare per una chiusura senza prima avere una soluzione a questi problemi che fine farebbe il commercio del centro città?”.

Nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, e anche dall’analisi dei dati raccolti per il Distretto Urbano del Commercio, è emersa “la necessità di andare verso una chiusura del centro“. L’amministrazione Cuttica, ha sottolineato l’assessore al Commercio di Alessandria, Mattia Roggero, vuole muoversi in quella direzione e “in tempi brevi, ha annunciato, punta a impedire il passaggio delle auto in tutte le strade che attraversano Corso Roma.

Per arrivare a una chiusura del centro, però, bisogna crearne i presupposti, a partire dal trovare una soluzione al problema dei parcheggi“. In questo senso l’amministrazione avrebbe dato “una prima risposta concreta” con l’acquisizione dell’area vicino alla stazione: “Che ha permesso di creare 400 posti auto gratuiti che hanno già alleggerito il problema in alcune zone del quartiere Pista“.

Quei parcheggi, però, non bastano e servirebbero molti altri stalli se venissero liberate da tutte le auto le due centralissime piazze del capoluogo. Per Roggero non si può neppure pensare di tracciare altre Ztl senza prima investire su dissuasori che tengano davvero lontane le auto dalle zone a traffico limitato. La strada verso la chiusura del centro secondo l’assessore al commercio deve quindi “procedere per gradi e lungo percorsi condivisi che non creino “problemi al commercio” ma che contestualmente garantiscano “una maggiore vivibilità del centro urbano“.  Bocciate, però, “proposte che si limitano a creare schieramenti”.

 

 

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