5 Agosto 2015
22:00
Palazzo Rosso pronto a stringere ancora la cinghia per ridurre i costi dell’Ente
ALESSANDRIA – La Giunta comunale di Alessandria è pronta a stringere ancora la cinghia attorno a Palazzo Rosso per ridurre le spese dell’Ente. La “cura dimagrante” iniziata nel 2011 ha già permesso di dimezzare i costi in svariati settori, hanno ricordato dal Comune. L’obiettivo dell’amministrazione è però quello di incrementare i risparmi e rispondere così anche alle disposizioni della Legge Finanziaria del 2008. Proprio per questo la Giunta ha sintetizzato nel Piano di razionalizzazione delle spese tutti gli interventi da portare a termine entro il 2017.
Il nuovo vademecum ripropone anche alcune semplici buone pratiche che hanno già alleggerito una bolletta particolarmente pesante come quella dell’energia elettrica. E’ bastato infatti tenere le luci spente nei corridoi, ricordarsi di spegnere quelle negli uffici e nei bagni, così come tutti i pc e gli strumenti informatici prima di andare a casa per risparmiare oltre 80 mila euro in quattro anni. Grazie, ovviamente, anche all’impiego di nuove tecnologie per la riduzione dei consumi, la bolletta 2015 del Comune di Alessandria segnerà infatti 3.200.000 euro, anziché i 3.280.840,36 del 2011. Una spesa che l’amministrazione punta ad abbassare a 3 milioni nel 2017 ad esempio affievolendo l’illuminazione pubblica nelle ore notturne.
Già “razionalizzati” i costi per i contratti di telefonia nell’ultimo triennio, l’amministrazione punta poi a dotare anche le sedi decentrate di ASDL o di rete 3G/4G. In termini di risparmio l’abbattimento delle spese di telefonia è stato quantificato al di sotto del 50% della cifra spesa nel 2011 (€ 650.000), per un importo di € 260.000. Una spesa che rimarrà costante nell’intero triennio.
Per quanto riguarda la dotazione informatica, Palazzo Rosso sostituirà le postazioni Pc più vecchie con macchine più performanti per ridurre anche i costi di manutenzione straordinaria. Per farlo il Comune sceglierà la strada del “noleggio” che garantirà una assistenza costante e la sostituzione immediata e gratuita dei componenti. La spesa sostenuta per l’anno 2011-2012 (contratto con ASPAL) di € 1.341.083 nel 2015 si fermerà invece a quota 650.000 euro. La convenzione con CSI Piemonte ha consentito infatti di rideterminare i costi (anno 2013 – €750.000,00) in un costante trend di riduzione che fa stimare per l’anno 2017 una spesa di € 600.000.
La strategia di contenimento delle spese dell’Ente passerà però anche attraverso una rinegoziazione dei canoni degli stabili del Comune concessi in locazione e da un nuovo piano delle alienazioni. La spesa, nel 2011 pari a 1.028.182,17 euro, già ridotta nel 2012 a € 707.679 secondo i calcoli dell’amministrazione scenderà quindi a circa 125.000 (spesa che si stima rimanga costante nell’intero triennio).
Per quanto riguarda gli automezzi del Comune, Palazzo Rosso punta poi a dismettere “progressivamente” le autovetture più obsolete e a distribuzione i mezzi a disposizione in base all’effettivo bisogno delle Direzioni. Palazzo Rosso vuole inoltre ricorrere ad accordi di collaborazione per l’acquisizione in comodato d’uso gratuito di veicoli di rappresentanza e aziendali e a contratti di sponsorizzazione e collaborazione. Dopo aver ridotto nel 2014 la spesa a 202.290 euro rispetto ai 403.837,95 del 2011, l’obiettivo è ora di scendere fino a 196.000 mila nel 2017.
“Si tratta di un provvedimento che dà continuità ad una politica di risparmio già avviata e che ha comportato negli ultimi anni scelte virtuose – ha spiegato il sindaco, Rita Rossa – L’attenzione sarà focalizzata su alcune importanti voci su cui il Comune ha operato secondo una logica di ottimizzazione dell’esistente, senza penalizzare la qualità delle strutture operative e le relative dotazioni. Questa manovra di razionalizzazione coinvolgerà tutte le Direzioni, in ottemperanza ai principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Questi risparmi torneranno nelle tasche dei cittadini sotto forma di una riduzione dell’imposta tributaria quando, nel 2018, si potrà dichiarare conclusa la procedura quinquennale sul dissesto, imposta dalla legge”.