Autore Redazione
venerdì
18 Febbraio 2022
15:51
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Politica - Alessandria

Fusione Lu Cuccaro. Fontefrancesco: “Non serve nostalgia ma un nuovo slancio avanti”

Fusione Lu Cuccaro. Fontefrancesco: “Non serve nostalgia ma un nuovo slancio avanti”

LU CUCCARO MONFERRATO – Dopo lintervento in Commissione Autonomia della Regione Piemonte di Andrea Riva, primo firmatario della petizione popolare che chiede di annullare la fusione tra Lu e Cuccaro Monferrato e il comunicato firmato dai due consiglieri regionali della Lega, Daniele Poggio e Andrea Cane, è intervenuto sull’iter di fusione dei due comuni anche Michele F. Fontefrancesco.

Sindaco dal 2014 al 2019 di Lu e promotore della fusione con Cuccaro, l’ex primo cittadino nutre forti “perplessità” rispetto alla realtà tratteggiata da chi è contrario alla fusione e vorrebbe “tornare indietro”.

Michele F. Fontefrancesco, come scritto nella lettera inviata alla redazione di RadioGold , “oltre vedere slogan e titoloni che si adattano più che altro ad una caricaturale campagna elettorale” nota “una grande confusione tra passato e presente, tra politiche amministrative e assetti istituzionali”. Soprattutto, scrive ancora, non trova “uno sguardo, una visione di futuro di fronte alle sfide che stiamo vivendo e che il nostro territorio vedrà nei prossimi decenni.  

L’iter di fusione a Lu e Cuccaro Monferrato – aggiunge Fontefrancesco – vide incontri, occupazioni, proteste, manifestazioni di stima e interesse. Vide partecipazione e seguì l’iter proprio del quadro normativo nazionale e regionale raggiungendo l’emanazione della legge regionale 2/19. Visse un percorso in cui le azioni di alcune delle persone che oggi sono a firmare nuove proposte nel segno della “Cuccarexit” hanno avuto peso importante creando ritardi nell’arrivo di contributi e aggravio di costi nella transizione istituzionale da due comuni ad un comune unico. Al netto di ciò, i fondi pubblici che si ipotizzavano nel 2018 sono arrivati nel corso degli anni ed oggi hanno permesso l’avvio dei cantieri aperti dall’Amministrazione comunale nel territorio, il cambio di mezzi, il rifacimento della sede comunale e altre spese di parte corrente che l’attuale amministrazione ha deciso.

I bilanci consultivi dei comuni di Lu e Cuccaro Monferrato vennero pubblicati nel corso del 2019 ed il nuovo comune iniziò la sua vita amministrativa seguendo le prassi amministrative proprie degli enti e che vedono al loro centro l’approvazione e pubblicizzazione di bilanci e rendiconti.

Di fronte a molte accuse che leggo in questi giorni che nulla hanno a che vedere con gli assetti istituzionali e tutto con le scelte amministrative di una municipalità mi chiedo perché i miei concittadini abbiano trovato più semplice rivolgersi a Torino, piuttosto che organizzare un momento di confronto con il proprio sindaco in paese. Qui un suggerimento ai miei compaesani di pensare a forme di dibattito capace di essere inclusive anche delle altre centinaia di persone che non si trovano da loro rappresentati.

Per chi, invece, coinvolto in questo fiume di parole e non membro della nostra comunità e che ha voluto usare parole pesanti ed esprimere giudizi sprezzanti sulle vicende che coinvolgono le vite di una comunità di 1400 persone, il loro quotidiano, consiglierei maggiore moderazione e più attenta azione.

Non abbiamo bisogno del torcicollo della nostalgia ma di un nuovo slancio avanti. Negli ultimi giorni di mia attività amministrativa ormai quasi tre anni fa chiedevo sulle colonne di una rivista regionale molto seguita dal mondo politico piemontese, al Consiglio Regionale di rivedere la sua legislazione sulle fusioni.

Viviamo in un Paese dove è sempre più forte lo squilibrio di risorse e possibilità che vivono le nostre comunità rurali e le città, anche solo Alessandria. Il 70% del territorio nazionale è diventato zona marginale. Abbiamo bisogno per noi e i nostri figli di nuove forme amministrative, un nuovo modo di gestire su scale più ampie perché la sfida non è tenere aperto un comune ma incidere sui determinanti sociale ed economici che stanno facendo delle nostre comunità luoghi più poveri, più rarefatti e soli. Su questo sarebbe bello veramente un lavoro da parte della Regione e dei suoi rappresentanti”

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