23 Marzo 2022
21:33
Diatriba Amag Alessandria/Gestione Acqua Novi: botta e risposta tra Pd e Lega
NOVI LIGURE – Due posizioni divergenti quelle tra Partito Democratico e Lega sulla vicenda che coinvolge il Gruppo Amag e Gestione Acqua per Novi. Secondo il segretario provinciale PD, Giordano Otello Marilli, il candidato sindaco di Alessandria Giorgio Abonante e il Gruppo consiliare Democratici per Novi si tratta di “uno dei tanti esempi della volontà della Lega di gestire questioni pubbliche, che riguardano gli interessi di tutti i cittadini, come fatti privati da decidere nelle stanze del loro partito”.
“La questione potrebbe essere semplice: il contratto di servizio dell’Ato 6 prevedeva che le aziende ottenessero una tariffa agevolata a fronte di investimenti di ammodernamento della rete idrica. Investimenti che, ormai è acclarato, Novi ha fatto e Alessandria no. Una scelta di buon senso, quella di garantire maggiori introiti alle aziende che investono sulla manutenzione, per limitare le perdite idriche nelle condutture (che arrivano a valori del 40%), che Novi ha rispettato, e Alessandria no”.
“Il contratto tra le aziende, in maniera previdente, aveva inserito il meccanismo delle perequazioni. Meccanismo che ora chi si è avvantaggiato del contratto, e non ha investito in infrastrutture, vorrebbe non rispettare. Ma la vicenda è anche – purtroppo – tutta politica. Leghiste sono le amministrazioni comunali interessate, leghisti sono i vertici delle aziende, e leghista è il presidente dell’Ato6, Enrico Bussalino. Una questione che la Lega ha scelto di gestire in maniera non trasparente, cercando di risolverla a suo interesse nelle sue stanze. Con il risultato di rischiare o di danneggiare i cittadini di Novi, che si troverebbero a pagare i “conti” di Amag, oppure gli alessandrini, che invece di vedere i loro soldi investiti sulla loro rete, li vedrebbero andare ai novesi”.
“Tutto questo” hanno sottolineato gli esponenti Pd “da qualunque lato lo si guardi, getta pesanti ombre del futuro delle aziende. Ancora una volta a fare le spese della incapacità amministrativa della Lega saranno i cittadini. A Novi, aspettiamo che la Lega chieda che a Gestione Acqua venga corrisposto quanto dovuto da Amag, anche se ci rendiamo conto che potrebbe risultare imbarazzante con in corso la campagna elettorale per le amministrative del capoluogo. Un curioso comportamento da parte di chi diceva “prima i novesi”. Ma a farne le spese saranno soprattutto gli alessandrini, che con le loro bollette hanno pagato investimenti che non sono stati fatti, e che ora rischiano di vedere partire per Novi Ligure 2 milioni e 375 mila euro per il solo 2021″.
Secondo i direttivi della Lega di Alessandria, Novi e Tortona, invece, “l’acqua è un bene pubblico, e tale deve rimanere, completamente, come sancito dagli italiani con il referendum di 11 anni fa: l’obiettivo nei nostri territori deve essere innalzare sempre più il livello del servizio agli utenti, attraverso adeguati, e già avviati, interventi sulle infrastrutture. Il resto sono polemiche sterile e strumentali”.
“Per questo ci schieriamo al fianco del Presidente della Provincia Enrico Bussalino, che sta lavorando con impegno per trovare, in maniera costruttiva, un accordo tra le diverse società di gestione dell’acqua, in merito ad una equa distribuzione degli investimenti su tutte le reti del nostro territorio, per ridurre al massimo le perdite idriche e migliorare il servizio agli utenti. Constatiamo che il Partito Democratico, che fino a ieri gestiva le società delle reti idriche, cerca di creare e alimentare scontri di campanile tra AMAG reti Idriche e Gestione Acqua ragionando in maniera privatistica di un bene essenziale come l’acqua. Sosteniamo quindi l’impegno del Presidente della Provincia Bussalino per porre fine ad ogni polemica”.
“Grazie al PNRR EGATO 6 può iniziare un percorso virtuoso che mira a contenere lo spreco di un bene prezioso e di tutti come l’acqua. E’ indubbio che la condizione creatasi con la pandemia abbia in qualche modo variato quelli che erano i tempi di realizzazione degli interventi, e questo comporta che l’attenzione vada posta su un nuovo percorso concordato che compensi eventuali squilibri e miri ad un servizio paragonabile su tutto il territorio interessato preservando la risorsa idrica che è un bene di tutti. Il piano investimenti da oggi al 2034 ha come fine quello dell’efficientamento sempre maggiore delle reti, anche nei comuni più piccoli e periferici. Chi vuole la guerra tra i Comuni e le Società non può che provocare un danno agli utenti che rischia di ripercuotersi sui cittadini sia in termini di qualità del servizio che di aumento della tariffa. Lo ricordiamo ai fautori della cattiva politica: l’acqua è un bene pubblico di tutti i cittadini, non una materia sulla quale lucrare. L’obiettivo è quello di garantire il servizio universalmente sul nostro territorio mantenendo una tariffa adeguata, chi ha pensato di gestire le reti idriche per fare profitto fa parte del passato”.