Autore Redazione
mercoledì
19 Agosto 2015
22:25
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Politica - Alessandria

Sospiro di sollievo per le imprese alluvionate nel 94: nessuna restituzione delle agevolazioni già godute

Sospiro di sollievo per le imprese alluvionate nel 94: nessuna restituzione delle agevolazioni già godute

PROVINCIA – Le imprese della provincia alluvionate nel 1994 non dovranno restituire i fondi nati dalle agevolazioni da parte dello Stato. Lo ha stabilito la Commissione Europea, secondo la quale è ormai tardi per chiedere il recupero delle somme. Le aziende che ne fecero richiesta beneficiarono della riduzione del 90% delle imposte, dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi obbligatori. A sollevare la questione di un possibile rimborso, a distanza di vent’anni dagli eventi che colpirono duramente l’alessandrino, era stata una richiesta di chiarimento alla Commissione europea presentata da un giudice del lavoro del Tribunale di Cuneo. La Commissione europea aveva avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, aprendo un’indagine per la mancata comunicazione da parte dell’Italia, che a suo tempo avrebbe dovuto notificare all’Unione Europea la scelta di venire incontro alle aziende. Ora però gli imprenditori alluvionati nel 1994 possono tirare un sospiro di sollievo.

“Questa indagine è stata la mia prima preoccupazione quando sono stato eletto al Parlamento Europeo a luglio 2014” ha ricordato l’europarlamentare Alberto Cirio “Ho anche incontrato il Commissario Vestager, che si occupa di concorrenza, che ha concordato con me nel definire “crazy” la possibilità di richiedere alle imprese aiuti percepiti oltre 20 anni fa. La decisione della Commissione ha confermato la nostra linea: nonostante ci siano state delle leggerezze da parte dei governi che si sono succeduti, non si può chiedere la restituzione di somme percepite da così tanto tempo, poiché la legge italiana non impone l’obbligo di conservare le scritture contabili oltre dieci anni e quindi non si può più valutare se c’è stata sovracompensazione”.

In merito ai numerosi casi pendenti davanti alla giustizia nazionale, infatti, la palla passa ora al Governo nazionale che dovrà adeguarsi a quanto stabilito dalla Commissione UE e soprattutto assicurare parità di trattamento a tutte le imprese dei territori colpiti da queste calamità.

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