27 Agosto 2015
22:35
M5S: “Rita Rossa ritiri il parere favorevole sull’utilizzo delle cave per il terzo valico”
ALESSANDRIA – Il Movimento 5 Stelle Alessandria ha depositato una interpellanza al sindaco Rita Rossa e alla giunta sui controlli ambientali preliminari al conferimento nelle cave dello smarino (terre e rocce di scavo contenenti schiumogeni e additivi chimici) in arrivo dai cantieri del Terzo valico. I pentastellati invitano il primo cittadino a ritirare il parere favorevole sull’utilizzo delle cave “prima che i lavori del terzo valico compromettano la salute pubblica e le riserve idriche dell’intera provincia.”
“Risale all’inizio di Giugno la lettera inviata dal Sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa al Presidente della Giunta Regionale Sergio Chiamparino e ad Antonio Saitta ed Alberto Valmaggia, assessori regionali alla Sanità e all’Ambiente, per ottenere garanzie sulla questione delle cave alessandrine destinate allo smaltimento dello smarino del Terzo valico (pur avendo il Sindaco stesso già concesso in precedenza il suo parere favorevole al loro utilizzo): “In considerazione di un così delicato interesse pubblico, quello della salute pubblica e della difesa ambientale, mi vedo costretta a sollecitare le SS. LL. affinché i rispettivi Organi tecnici dichiarino inequivocabilmente se sono o meno in grado di assicurare i controlli utili e necessari per eliminare definitivamente ogni rischio per la salute e l’ambiente. In caso contrario, mi vedrò costretta a rivedere le decisioni adottate.”
Non trascorrono nemmeno tre mesi e durante lo scavo della finestra in località Cravasco, sul versante ligure, viene trovata roccia amiantifera, dapprima abbancata in cantiere e proprio in questi giorni trasportata nel sito torinese di Torrazza Piemonte, facendo transitare i camion anche nel nostro Comune. L’amianto trovato è quello segnalato da tempo dai comitati No Terzo Valico e ora al centro anche dell’interesse dei sindacati dei lavoratori a rischio (edili e forze di polizia) per la debolezza del cosiddetto “Protocollo Gestione Amianto” adottato, che non fissa regole a tutela dei lavoratori e della popolazione nelle diverse fasi della gestione dell’amianto.
Il 24 Agosto il Dott. Alberto Maffiotti, Direttore di Arpa Alessandria e Asti, ha rilasciato una dichiarazione pubblica in cui afferma chiaramente che né loro, né il Comune di Alessandria, possiedono i mezzi per esercitare i dovuti controlli sulle cave e che Arpa sta lavorando ancora senza convenzione. L’Agenzia dispone di personale e laboratori, ma non della strumentazione richiesta per i prelievi necessari ai fini delle verifiche, del cui finanziamento si era però solo parlato.
L’interpellanza segue doverosamente l’intervento del Direttore di Arpa, in base al quale la nostra Amministrazione comunale non può che prendere atto della mancanza di impegno di Cociv e della Regione Piemonte nel consentire i rilievi tecnici assicurati, il cui finanziamento avrebbe dovuto essere a carico di uno dei due soggetti responsabili.
Il Movimento 5 Stelle di Alessandria chiede al Sindaco, nonché Presidente della Provincia, un immediato ritiro del parere positivo sull’utilizzo delle cave, a salvaguardia della salute degli alessandrini e dell’integrità delle falde acquifere del sottosuolo e il definitivo divieto di passaggio nel territorio comunale dei mezzi che trasportano terre e rocce di scavo contenenti additivi chimici e amianto, provenienti dai cantieri del Terzo Valico. Divieto più volte richiesto nel tempo dal Movimento.
Se le risposte ai quesiti posti saranno vaghe o negative, riterremo Rita Rossa, Sindaco e Presidente della Provincia, responsabile di futuri altri ritrovamenti di rocce amiantifere da gestire e trasportare in totale assenza di condizioni di sicurezza; di proroghe dei lavori rispetto ai tempi stabiliti, con costi crescenti esponenzialmente; di disagi per le popolazioni interessate, come quelli subiti da tante famiglie in Valpolcevera, lasciate senz’acqua per due mesi in questa calda estate. Co.Civ, che progettò e si aggiudicò 20 anni fa, senza gara pubblica, un’opera completamente inutile da 6,2 mld pubblici che devasta i nostri territori, avrebbe così anche carta bianca sulla gestione dello smaltimento di amianto e, di conseguenza, del rischio a cui tutti noi cittadini siamo esposti. Il M5S non intende essere complice di questo.