Autore Redazione
giovedì
3 Settembre 2015
15:10
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Politica - Alessandria

Nuova bordata di Ascom e Confesercenti: “basta scelte perdenti, Alessandria deve volare alto”

Nuova bordata di Ascom e Confesercenti: “basta scelte perdenti, Alessandria deve volare alto”

ALESSANDRIA – Altra stoccata decisa delle categorie in difesa dei commercianti all’indirizzo dell’attuale amministrazione di Alessandria. Ascom e Confesercenti hanno infatti mal digerito il mancato finanziamento da 500 mila euro per interventi di riqualificazione che la Regione avrebbe potuto assegnare al Comune. Per esprimere tutto il disappunto le due associazioni hanno esortato l’attuale governo a “volare alto” e ad abbandonare le “scelte perdenti“. “Noi – ha dichiarato Luigi Boano, Presidente Ascom – avremmo voluto approfittare di quel finanziamento per riqualificare davvero una parte della città e per questo abbiamo fatto delle proposte e incentivato dei progetti, ma senza successo. Ci hanno detto che non c’era tempo e quindi hanno presentato il piano che avevano già predisposto. Noi quindi ci siamo limitati ad apporre la nostra firma al progetto del Comune per il bene comunque della città, su richiesta della stessa amministrazione“.

Il Comune di Alessandria aveva infatti presentato un progetto per il rifacimento stradale del sobborgo di Spinetta Marengo nell’ambito del bando Pqu (Programma di Qualificazione Urbana). “Questo – hanno aggiunto Ascom e Confesercenti – mentre altri comuni della provincia avevano già programmato riunioni con le associazioni di categoria per condividere proposte ed idee in preparazione dei rispettivi progetti. Abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale chiarimenti e, durante un incontro che l’Amministrazione a quel punto ha organizzato, abbiamo espresso il parere che, senza voler sminuire le esigenze di manutenzione stradale di Spinetta Marengo, certamente ci sarebbero stati numerosi altre zone della città, in particolar modo nel centro, che avevano urgenza di essere trattate con interventi importanti. L’Amministrazione Comunale ci ha risposto che gli uffici tecnici non sarebbero stati in grado, dato il pochissimo tempo a disposizione, di redigere progetti diversi”.

Ascom e Confesercenti a quel punto hanno avviato una collaborazione con cittadini, architetti, studi professionali e ingegneri per elaborare una serie di idee ma il Comune, sostengono le due associazioni di categoria, “nonostante lo sforzo organizzativo e il lavoro intenso dei partecipanti, che hanno presentato 10 progetti, ha comunicato, dopo 3 giorni dalla pubblicazione del concorso, che, dati i tempi molto ristretti, gli uffici tecnici non avrebbero potuto produrre progetti nuovi, recepiti dall’esterno, ma solo iniziative di manutenzione ordinaria“. In particolare “il miglioramento del manto stradale di via San Lorenzo e via Chenna e qualche elemento di arredo urbano“.

Probabilmente – ha spiegato Luigi Boano – ci sono delle idee diverse su quale sia il modo per far rialzare la testa alla città. Noi non vogliamo più parlare di dissesto, ne abbiamo parlato fin troppo. Io voglio sentire programmi, progresso, voglio vedere una città viva. Credo che solo ad Alessandria non ci sia stato nulla durante l’estate per la città. A Ferragosto, per esempio, Alessandria è stata l’unica città in cui i cittadini hanno pagato il parcheggio. Facciamo i conti più con i ‘no’ che con i ‘sì’. Tuttavia continueremo comunque a parlare e a lavorare”.
Per testimoniare questa volontà di migliorare Alessandria i vari progetti che avrebbero potuto essere presentati nel bando Pqu verranno illustrati pubblicamente a fine settembre per far scoprire le idee che i commercianti avrebbero voluto vedere realizzati.

Faremo di tutto – hanno aggiunto le due categorie – affinché i progetti migliori possano trovare realizzazione, anche parziale e lavoreremo nei prossimi mesi per intercettare bandi e altre forme di finanziamento – concludono Ascom e Confesercenti – Non possiamo più permetterci scelte perdenti, come quella che ha fatto bocciare il PQU presentato dal Comune di Alessandria. Il risultato è stata la sintesi di un modo di agire che va modificato e ribaltato: i tempi per prepararsi, condividere idee e spunti c’erano, occorreva muoversi prima e più rapidamente, convocando le associazioni e tutti i portatori di interessi e, una volta raccolte le istanze, elaborare il progetto. Così come ha fatto il Comune di Tortona. La nostra disponibilità, anche tecnica, c’è stata ma l’Amministrazione deve fare la sua parte, come tutti noi stiamo facendo da quando è stato dichiarato il dissesto. Ci auguriamo che di questa esperienza si faccia tesoro perché non ci possiamo più permettere di sprecare occasioni e ma dobbiamo andare tutti nella medesima direzione con l’obiettivo che Alessandria ritorni a brillare e ad occupare il posto ed il ruolo che merita“.

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