Autore Redazione
giovedì
3 Settembre 2015
22:00
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Politica - Casale Monferrato

Il sindaco Palazzetti respinge le polemiche: “una battaglia per la sede legale dell’Asl è inutile”  

Il sindaco Palazzetti respinge le polemiche: “una battaglia per la sede legale dell’Asl è inutile”  

CASALE MONFERRATO – E’ sempre più rovente il clima a Casale Monferrato sul tema sanità. Dopo la vicenda della riconversione delle attività della Clinica San’Anna, l’opposizione è tornata all’attacco anche sullo spostamento della sede legale dell’Asl dalla città monferrina  ad Alessandria. Per il coordinatore cittadino di Forza Italia, Nicola Sirchia, si tratterebbe infatti del “secondo colpo assestato in pochi giorni al sistema sanitario monferrino”.  Convinto che il sindaco Titti Palazzetti stia “sfuggendo al confronto sul depauperamento della sanità casalese” Sirchia ha quindi preteso risposte “urgenti”  durante il consiglio comunale di lunedì. Una richiesta cui ha aggiunto quella di porre in discussione anche “l’Ordine del Giorno sulla sanità casalese di Giorgio Demezzi”. Per il sindaco Titti Palazzetti, però, il nuovo attacco sferrato dall’opposizione sarebbe solo “l’ennesima polemica strumentale” su un tema invece delicato come la salute dei cittadini. In un momento in un cui molti servizi sanitari vengono razionalizzati o tagliati per tornare a far quadrare i conti della sanità regionale, per il primo cittadino non ha “il minimo senso” sprecare energie e risorse per mantenere a Casale degli “uffici” dove lavorano “tre persone che già oggi sono quasi sempre ad Alessandria”. “Non è questa la battaglia da fare perché non è questo il servizio che serve ai cittadini” ha replicato ferma. Lo spostamento delle sede legale ad Alessandria, permetterebbe di eliminare alcune difficoltà burocratiche legate all’accorpamento della città monferrina nella giurisdizione del Tribunale di Vercelli, ha spiegato il sindaco, rimarcando però  come la decisione finale spetti in ogni caso all’assemblea dei sindaci. “Se questa sarà la direzione finale certamente pretenderemo compensazioni”. In “cambio” il sindaco, ha anticipato, chiederà  risorse mediche e strumentazioni per l’ospedale monferrino: “è questa la mia battaglia. Anche sulla Clinica San’Anna abbiamo redatto una lettera in cui, come sindaci, chiediamo che vengano potenziati i servizi ospedalieri in quei reparti dove la clinica dava una mano. Visto che si tagliano risorse ai privati per dirottarle sul pubblico noi stiamo lavorando giorno e notte  per potenziare l’ospedale di Casale, ad esempio con un primario in ortopedia, e io mi sento ottimista”.

In passato “al tempo della soppressione dell’Asl di Casale” ha ricordato però il consigliere d’opposizione Nicola Sirchia “fu proprio la sinistra” a spiegare l’importanza di mantenere  la “sede ufficiale” . I tempi oggi sono sembrano essere cambiati perché su quella scelta “la sinistra di oggi” la pensa diversamente. “Per motivi politici o forse storici e di prestigio, in passato era stata lasciata la sede legale a Casale, nonostante avessero spostato tutto altrove. Per quella sede ci hanno però spiumato l’ospedale. Io non ho intenzione  di fare una battaglia sterile quando i problemi sono altri. Noi stiamo tracciando un quadro  delle reali necessità dei cittadini casalesi sulla base di studi epidemiologici su cui faremo poi le nostre richieste.Il consigliere Sirchia suona la grancassa su cose che non servono a nulla, e non sempre chi fa più rumore dice la verità”. 

Tatiana Gagliano

 

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