Domenica si vota ad Alessandria: scopriamo i programmi dei cinque candidati sindaci

ALESSANDRIA – A cinque giorni dalle elezioni del 12 giugno abbiamo deciso di pubblicare i programmi dei cinque candidati sindaci di Alessandria, per mettere a confronto le idee sul futuro della città capoluogo di provincia. Li riportiamo qui di seguito, in rigoroso ordine alfabetico.

Programma elettorale di Giorgio Abonante: “Alessandria 2030 è il frutto della volontà condivisa di far fiorire la nostra Città, grazie a un orizzonte di valori comuni. Significa superare la politica che nasce e muore guardando solo al breve termine, alle promesse elettorali e iniziare a fissare obiettivi che abbiano un lungo respiro, necessario per realizzare oggi ma già pensando a domani”.

Programma elettorale di Giovanni Barosini: “Il tempo delle decisioni calate dall’alto e (giustamente) interpretate dai cittadini come una imposizione deve necessariamente lasciare spazio a un rinnovamento delle modalità con cui la politica comunica con i cittadini; serve un dibattito pubblico partecipato che permetta a chi negli ultimi anni si sia sentito escluso di sentirsi parte integrante di un processo di miglioramento”

Programma elettorale di Vincenzo Costantino: “L’obiettivo che ci prefiggiamo è fare in modo che Alessandria torni ad essere gestita secondo le regole della “democrazia, della partecipazione e della buona politica” in quanto non possiamo più accettare che la nostra città sia, come purtroppo è stata e come rischia ancora di essere, un bene privato da svendere e dissipare contro gli interessi della collettività”. 

Programma elettorale di Gianfranco Cuttica di Revigliasco: “Avanti con fiducia. Con questo slogan si è voluto dire agli alessandrini di guardare con grande e serena obiettività alle difficoltà e travagli che hanno attraversato la vita amministrativa e finanziaria nei 5 anni trascorsi con l’amministrazione Cuttica”. 

Programma elettorale di Angelo Mandelli: “La presenza amministrativa del Popolo della Famiglia è garanzia di buona politica, di equilibrio, di equità, di rispetto, di ascolto e di vera rappresentanza nelle istituzioni di tutte le esigenze territoriali e primarie della persona umana e delle sue relazioni. La persona umana, quale principio e fine dell’azione politica, riposta al centro di ogni scelta amministrativa”.