Autore Redazione
mercoledì
6 Luglio 2022
18:32
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Politica - Alessandria

Problemi nelle carceri alessandrine e Molinari scrive al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Problemi nelle carceri alessandrine e Molinari scrive al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

ALESSANDRIA – Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega, ha scritto al capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per denunciare ancora una volta le problematiche riscontrate all’interno delle carceri alessandrine. Una lettera nata dopo un confronto avvenuto il 9 giugno scorso al Carcere San Michele di Alessandria in cui i rappresentati sindacali della Polizia Penitenziaria hanno esposto diverse problematiche che da tempo si verificano non solo ad Alessandria, ma in quasi tutte le carceri del territorio piemontese.

In particolare la casa di reclusione di San Michele denota una gravissima carenza organica a causa della pianta organica del personale di Polizia Penitenziaria errata con una programmazione dei servizi su tre quadranti (8 ore) e una sottostima dei posti di servizio. Inoltre il personale di Polizia Penitenziaria viene impiegato in incarichi non istituzionali (ad esempio negli uffici contabili e amministrativi) e dovrebbe essere sostituito dal personale civile“, si legge nella lettera inviata da Molinari. Anche il Carcere Cantiello e Gaeta in piazza Don Soria “evidenzia una carenza organica determinata dal numero eccessivo di distaccatati in altre regioni, oltre a gravissime criticità strutturali“.

Secondo l’onorevole leghista “gli istituti penitenziari della regione Piemonte sono diventate delle vere e proprie polveriere. Sono ormai troppo frequenti e quasi all’ordine del giorno gli episodi in danno della Polizia Penitenziaria da parte dei detenuti e nella Casa di Reclusione San Michele di Alessandria un paio di episodi accaduti, hanno, addirittura messo a dura prova anche l’esercizio della professionalità dei baschi blu“. Molinari fa riferimento a quanto accaduto lo scorso 29 giugno quando un detenuto senza un motivo evidente ha inscenato una protesta dando fuoco a oggetti presenti nella propria cella e il giorno successivo, 30 giugno, un altro detenuto ha minacciato il suicidio.

I sindacati da tempo segnalano con forza l’urgenza dell’invio immediato di poliziotti penitenziari nelle carceri alessandrine per permettere agli operatori di effettuare in sicurezza i compiti istituzionali. Le condizioni e gli eventi critici sono divenuti devastanti da Vercelli agli istituti penali di Alessandria, da Asti a Cuneo, da Biella a Ivrea, da Novara a Saluzzo, dal carcere minorile Ferrante Aporti a Verbania ecc… Insomma, nessun istituto e esente da gravissimi problemi al punto che la polizia penitenziaria e esausta a fronte di turni massacranti e di diritti non concessi (i riposi settimanali al personale vengono programmati addirittura dopo 30 giorni consecutivi di lavoro (siamo ritornati al medioevo), ferie negate al personale, vestiario carente, mezzi roventi e ansimanti per eseguire le traduzioni, sovraffollamento alle stelle condizioni dei luoghi di lavoro penosi e fatiscenti, gravissima carenza di organico“, scrive ancora Molinari.

Del resto le parti sociali denunciano una mancanza di nuove assunzioni che va avanti ormai da 10 anni. Ma le carenze si riscontrano anche in altre figure: “Ad oggi, infatti, sono appena quattro le educatrici impegnate a gestire i circa 500 detenuti, nel complesso. Oltre ai lunghi turni di lavoro degli agenti e alla conseguente difficolta nel far fronte alle eventuali emergenze, sono state sottolineate le problematiche strutturali del carcere Cantiello e Gaeta, da riqualificare in diverse parti, la gestione dei pazienti con disagi psichici a fronte di una mancata formazione specifica e la non completa copertura dei tumi h24 da parte del personale medico“, si legge ancora nella missiva. Insomma una situazione critica a cui Molinari chiede venga posto rimedio quanto prima.

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