Autore Redazione
mercoledì
27 Luglio 2022
14:46
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Politica - Tortona

Ravetti (Pd): “Privatizzare parte dell’Ospedale di Tortona è solo l’inizio di un piano strategico?”

Ravetti (Pd): “Privatizzare parte dell’Ospedale di Tortona è solo l’inizio di un piano strategico?”

TORTONA – Il consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti insieme al collega e Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi hanno sollecitato la Giunta Regionale dopo la notizia “appresa dagli organi di informazione che, dopo una lunga attesa e non pochi solleciti, l’Asl di Alessandria ha predisposto gli atti per bandire la gara per consentire che una parte dell’Ospedale di Tortona venga gestito dai privati, ammesso che il bando, come già accaduto ad altri, non vada deserto”.

“Di fronte a questa notizia pensiamo che sia normale che vengano poste pubblicamente alcune domande: la privatizzazione di ambulatori e pronto soccorso è un indirizzo dell’Assessorato regionale alla sanità? E, nel caso in cui la risposta fosse affermativa, vorremmo sapere se il modello di sanità che ha in mente il centrodestra sia quello di mettere sul mercato tutto quello che non riesce più a gestire e cederlo al miglior offerente”. 

“Per fare fronte alle difficoltà di Tortona si sta cercando l’aiuto della sanità privata con l’affidamento a un soggetto esterno del reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale e degli ambulatori di Cardiologia, Neurologia, Allergologia, Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, ma anche del Pronto Soccorso. Questo disegno che, per ora riguarda Tortona, fa parte di una strategia del centrodestra che coinvolgerà tutto il Piemonte? proseguono gli esponenti dem.

“Ribadiamo ancora una volta – concludono i Consiglieri regionali Pd – l’importanza di una sanità pubblica, forte e moderna, una sanità in grado di rispondere correttamente e tempestivamente alle necessità dei cittadini. Sarebbe importante impegnarsi per ridisegnare questa sanità, per potenziare i nostri presidi ospedalieri e non spezzettarli, cedendoli ai privati. Non occorrono miracoli per rilanciare il nostro sistema sanitario e adeguarlo ai nuovi tempi, alle nuove esigenze, alle nuove richieste, ma buon senso e volontà”.

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