Autore Redazione
mercoledì
27 Luglio 2022
17:46
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Politica - Tortona

Ospedale Tortona, Grimaldi (Liberi Uguali Verdi): “Svenduta al miglior offerente la salute dei tortonesi”

Ospedale Tortona, Grimaldi (Liberi Uguali Verdi): “Svenduta al miglior offerente la salute dei tortonesi”

TORTONA – Anche il capogruppo in consiglio regionale di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi è intervenuto rispetto al futuro dell’Ospedale di Tortona. Lo stesso Grimaldi, a maggio, aveva presentato un question time in consiglio regionale. “Da mesi denunciamo un piano strisciante delle Regione per privatizzare interi pezzi di sanità pubblica che la Pandemia ha ulteriormente indebolito. L’assessore Icardi non può continuare a stare zitto ora che i piani di smembramento dell’Ospedale di Tortona sono pubblici. Se non è sua intenzione vendere ai privati fermi subito il bando per la vendita di un presidio sanitario che, ricordiamo, è riferimento per un bacino di utenza estremamente esteso e include aree marginali e piuttosto isolate”.

“Il bando pubblicato dall’ASL AL – prosegue Grimaldi – intende svendere il Pronto Soccorso tortonese, il reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale e gli ambulatori specialistici di Cardiologia, Neurologia, Allergologia, Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia: si tratta di uno spezzettamento che, semmai dovesse davvero attirare compratori, garantirà solo un’offerta sanitaria al ribasso. Sappiamo infatti che i privati usano i reparti non economicamente remunerativi per aprirsi una porta preferenziale d’ingresso nella Sanità, garantendosi di fatto un’equiparazione con il pubblico, e potendo poi decidere in autonomia quale tipo di interventi compiere sui pazienti, con costi spesso altissimi per gli utenti finali. Siamo convinti – conclude Grimaldi – che le risorse umane ed economiche debbano essere sempre investite nel pubblico, per garantire a tutti cure gratuite ed efficienti. Tortona è stato, di fatto, centro Covid per tutta la Regione nei mesi più bui della Pandemia e, al di là delle nostre convinzioni, crediamo ancor di più che quel patrimonio non debba essere svenduto”.

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