Autore Redazione
mercoledì
24 Agosto 2022
05:43
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Politica - Alessandria

“Qualche domenica senza auto in centro, con musica e buon cibo”: Remo Benzi (Pd) punta al rilancio del commercio

“Qualche domenica senza auto in centro, con musica e buon cibo”: Remo Benzi (Pd) punta al rilancio del commercio

ALESSANDRIA – Il centro di Alessandria senza auto per favorire il commercio locale. Un argomento ricorrente che anche nell’ultima Commissione Sviluppo del Territorio è tornato di attualità, con la proposta del consigliere Pd, e commerciante, Remo Benzi: chiudere il cuore del capoluogo al traffico per una o più domeniche al mese coi negozi aperti. “Si tratterebbe di chiusure concertate con le associazioni di categoria, con l’obiettivo di creare dei veri e propri percorsi di vivibilità, magari con alcuni musicisti del Conservatorio in alcune vie o piccoli spettacoli, insomma, un piccolo mercato a cielo aperto che attiri anche i turisti, un percorso di bellezza. Sarebbe un esperimento da sottoporre ai commercianti”.

“In un certo senso alcune chiusure parziali già avvengono durante le varie manifestazioni cittadine” ha aggiunto Benzi” ma spesso si concentrano su Corso Roma, dove è assicurato il passaggio della gente. Invece si potrebbe coinvolgere tutti i negozi rispetto alla loro disponibilità a restare aperti. Inoltre non passa mai il messaggio che il centro è vivibile anche a piedi ma solo che è chiuso al traffico e questo comporta malumore tra i residenti”.

Il consigliere Pd ha anche ipotizzato di coinvolgere “le attività che possono proporre i prodotti gastronomici della nostra città e della nostra provincia. Ad Asti c’è il famosissimo Bagna Cauda Day: perché non fare ad Alessandria l’Agnolotto Day? Creare un percorso gastronomico coinvolgendo i ristoratori e invogliare così i visitatori”.

“Si parta da una pianificazione del piano della mobilità sostenibile, un piano iniziato durante la Giunta Rossa e approvato durante la mia amministrazione” ha rimarcato l’ex sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco “con interventi di limitazione del traffico già stati oggetto di approfondimento da parte del consiglio. Occorre mettere in campo alcune azioni per fare opera di dissuasione graduale di ingresso nel centro storico”.

“La festa di Borgo Rovereto è un modello esportabile e trasformabile in uno spazio più ampio” le parole del capogruppo della lista Abonante per Alessandria Lodovico Como “si adotti una modularità del centro a priorità umana, conciliabile con le esigenze di chi ha priorità economiche”.

Il consigliere di Alessandria Civica Alvaro Venturino ha anche rimarcato l’eccessivo costo del parcheggio in piazza della Libertà, un fattore che depotenzia l’afflusso in centro: “Non si può pagare un euro e mezzo per una sosta di meno di mezz’ora”.

“Condivido la proposta di Remo Benzi” ha precisato il capogruppo M5S Francesco Gentiluomo “ma inizierei a intervenire sull’ordinario. Non so se gli eventi straordinari possono bastare a rilanciare i negozi del centro. Inizierei dalla quotidianità. Ad Alessandria ci sono già le ztl ma non sono mai state regolamentate o sorvegliate. Mi riferisco a quelle in via Dante, via San Lorenzo, via Piacenza, via Faà di Bruno. Si installino dei varchi elettronici. E poi occorrerebbe valorizzare di più il mercato di piazza Garibaldi, magari spostandolo. Io avevo già proposto di trasferirlo in piazza della Libertà, una operazione complessa ma non impossibile”.

“La riduzione del traffico in centro è indispensabile, così come è indispensabile la chiusura di una delle due piazze, o Garibaldi o Libertà” ha concluso il capogruppo di Azione Massimo Arlenghi “ritengo che sia un falso mito che la sua chiusura comporti una riduzione degli introiti dei commercianti. Rispetto al tema parcheggi si utilizzi le zone all’aperto della Valfrè o magari avviare in project financing un progetto di parcheggio sotterraneo in piazza Garibaldi o in piazza della Libertà. Rispetto agli eventi si è dato poco spazio alle realtà locali in favore di format preconfezionati, ad esempio nella via che unisce piazza Garibaldi alla Stazione. Molto meglio coinvolgere le realtà locali. In campagna elettorale avevamo proposto una sorta di Fiera di S. Giorgio 2.0, col coinvolgimento maggiore di realtà economiche locali”.

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