Autore Redazione
martedì
6 Settembre 2022
15:39
Condividi
Politica - Alessandria

Polo Chimico, Ravetti (Pd): “Dubbi sull’adeguatezza dei fondi regionali per le indagini epidemiologiche”

Polo Chimico, Ravetti (Pd): “Dubbi sull’adeguatezza dei fondi regionali per le indagini epidemiologiche”

ALESSANDRIA – A fronte della vicenda del Polo Chimico e dopo l’incontro di questa mattina tra l’assessore alla Sanità Icardi e il sindaco di Alessandria, il consigliere regionale del PD della provincia di Alessandria Domenico Ravetti ha presentato un’interrogazione a risposta urgente all’assessore, chiedendo attenzione e risposte per l’area del polo chimico di Spinetta Marengo, sulla quale sarebbe stata riscontrata la presenza di sostanze nocive perfluoroalchiliche (Pfas) sottolineate anche da comunicazioni fatte alla Presidenza della Regione Piemonte e agli Assessorati all’Ambiente e alla Sanità, dal Sindaco di Alessandria.

“Ci troveremmo di fronte a una situazione di potenziale criticità per la rilevazione della presenza di inquinanti da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas)” ha precisato il consigliere regionale del Pd “e al conseguente, prospettato biomonitoraggio sulla popolazione di Alessandria, potenzialmente esposta rispetto ad altre aree. Questa situazione richiede interventi urgenti per rassicurare Istituzioni e cittadini sulla salute pubblica, interventi concreti da realizzarsi in tempi rapidi, con la conferma della disponibilità, già manifestata dalla stessa Regione Piemonte, ad assumere l’onere tecnico ed economico per finanziare la terza fase dell’indagine epidemiologica a compimento degli studi già effettuati”. 

“Nella risposta, l’assessore sottolinea l’investimento di 340 mila euro per specifiche analisi anche su matrici animali e alimentari e 70 mila su un’ulteriore fase di biomonitoraggio sui cittadini anche per valutare alcuni parametri sanguigni. Queste azioni rappresentano fattori positivi che si affiancano alle attività di Arpa Piemonte, a quelle dell’Università del Piemonte Orientale, che sul tema ha attivato il progetto “Scenarios” con fondi europei, e alla scelta che ho condiviso mesi fa in Consiglio regionale di normare i limiti delle produzioni di PFAS in Piemonte (prima Regione in Italia a farlo). Resta il dubbio che quei fondi siano sufficienti a sostenere i costi di indagini epidemiologiche approfondite che necessitano di alta tecnologia e un congruo numero di professionisti impegnati in una ricerca per nulla banale sulla salute delle persone e di tutti gli esseri viventi”.

Condividi