16 Settembre 2022
14:06
Caro energia, presidente del Piemonte Cirio: “L’Europa è in ritardo, intervento non più rimandabile”
PIEMONTE – “Lo scorporo del costo dell’energia è un segnale, ma non basta“. Questo l’appello del presidente del Piemonte Alberto Cirio, a Praga insieme al Governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio dove è in corso un incontro del Comitato europeo delle Regioni in occasione del semestre di presidenza del Consiglio dell’Ue da parte della Repubblica Ceca. “Servono un tetto al prezzo del gas e fondi europei per sostenere le imprese, che senza un sostegno concreto rischiano lo stop di ogni attività”.
L’incontro, a cui sta prendendo parte anche il Coordinatore delle Città dell’Ucraina, si sta concentrando sulla grave situazione che il conflitto bellico sta causando alla popolazione ucraina e le conseguenze sull’equilibrio economico e sociale dell’Unione europea. Il Presidente del Piemonte, nel suo ruolo di capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni, e il governatore dell’Abruzzo, presidente del Gruppo conservatori e riformisti europei del CdR, hanno espresso la loro “vicinanza e solidarietà alla popolazione ucraina, la prima a pagare il prezzo più alto dell’aggressione russa”.
“Il protrarsi del conflitto sta avendo un pesante impatto sull’equilibrio economico dei Paesi europei e la necessità di un intervento urgente da parte della Commissione Ue, che su questo tema ha però un ritardo ormai insostenibile” hanno aggiunto i Governatori Cirio e Marsilio “l’intervento sul caro energia non è più rimandabile. Il Premier italiano già a marzo ne aveva segnalato l’urgenza alla Commissione europea. Da allora l’Europa non ha ancora dato risposte concrete. Il disaccoppiamento del costo dell’energia è sicuramente un segnale, ma non è sufficiente. È necessario intervenire direttamente con i fondi europei. Serve un nuovo Recovery, allentando anche le maglie stringenti delle risorse già in pancia alle Regioni, affinché possano essere destinate immediatamente ad aziende e imprese, che altrimenti rischiano di fallire. Così come non è pensabile lasciare sole le famiglie ad affrontare l’inverno in questa situazione. È un momento molto delicato e l’Europa deve saper fare la sua parte”.