28 Settembre 2015
22:00
I commercianti di Spinetta invocano maggiore sicurezza: “installate delle telecamere”
ALESSANDRIA – Quando non bastano gli occhi, quelli veri, degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine, quelli elettronici possono essere un valido aiuto per monitorare i territori e scoraggiare i malintenzionati. Sembrano esserne convinti i commercianti di Spinetta Marengo che hanno chiesto al Comune di Alessandria di installare quattro telecamere nella frazione alessandrina. Una richiesta rinnovata lunedì anche ai membri delle Commissioni Ambiente e Sicurezza di Palazzo Rosso e agli assessori Claudio Lombardi e Marica Barrera. Dopo essersi confrontati anche con i residenti, ha spiegato Cristina Mazzoni, i commercianti di Spinetta vorrebbero puntare gli occhi elettronici su quelle che sono spesso “le vie di fuga” usate dai malviventi dopo un colpo. Delle quattro telecamere richieste, una andrebbe quindi posizionata davanti alla caserma dei Carabinieri, due in via Gambalera, una all’intersezione con la statale 10 e l’altra all’angolo con via del Progresso e la quarta in via Genova, angolo via Frugarolo. “Questo è tutto quello che chiediamo, insieme alla possibilità di avere libero accesso alle registrazioni“, ha aggiunto la rappresentante dei commercianti “ben consapevole delle difficoltà del Corpo di Polizia Municipale”.
Lo sguardo dei vigili, infatti, non può raggiungere ogni strada a qualunque ora del giorno e della notte, soprattutto, ha sottolineato il comandante Gianfranco De Michelis, quando gli agenti in forza in un distretto ampio 87 Km quadrati sono solo sette. “Per dare un’idea di quello di cui sto parlando – ha chiarito – a Ovada ci sono 16 agenti, quindi oltre il doppio, per pattugliare un’area ampia la metà, circa 35 km quadrati“. La Polizia Municipale, ha aggiunto De Michelis, fa quindi “il possibile”, anche considerando la mole di interventi di “routine” . Al mattino e all’ora di pranzo i sette agenti devono infatti presidiare le scuole per garantire la sicurezza degli alunni e a questo si aggiungono anche le chiamate per rilevare gli incidenti lungo le strade dell’alessandrino. Nell’80% dei casi, ha spiegato ancora il comandante, le chiamate sono dirottate proprio ai vigili che nel 2014, nel distretto di Spinetta, si sono occupati di 149 sinistri. I compiti degli agenti prevedono poi i pattugliamenti durante le giornate di mercato, 255 i servizi svolti nell’area della Fraschetta lo scorso anno, senza considerare la sfilza di notifiche e accertamenti per verificare la residenza dei cittadini (2300 atti nel 2014). Poi ci sono, ovviamente, le segnalazioni e richieste di intervento dei cittadini alcune, ha spiegato ancora De Michelis, “ingigantite” dai classici dissapori tra vicini di casa.
Alla luce di questa carenza di organico, uno sguardo in più potrebbe quindi essere utile, anche se chi è “del mestiere” preferirebbe avere le telecamere “nei punti di accesso a città e sobborghi” piuttosto che verso “le vie di fuga”. Soprattutto gli occhi elettronici di ultima generazione, in grado di “scannerizzare” in tempo reale le auto, permetterebbero infatti di individuare subito “le vetture sospette” e svolgere quindi una funzione “preventiva“.
Gli occhi elettronici, però, costano e la somma riservata a bilancio dall’amministrazione difficilmente riuscirà a soddisfare tutte le richieste di potenziamento del servizio di videosorveglianza. I problemi di sicurezza per il consigliere della Lega Nord, Roberto Sarti, riguardano infatti anche la stessa Alessandria e, in particolare, secondo l’esponente del Carroccio, la zona di Borgo Rovereto e il quartiere Pista. Anche altre frazioni o sobborghi potrebbero però trarre benefici dalla presenza di una telecamera attiva. “Se avanzano”, due occhi elettronici servirebbero anche a Valle San Bartolomeo, ha spiegato il consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Cammalleri. Per il pentastellato, infatti, una telecamera, o eventualmente un Velo Ok, potrebbe convincere gli automobilisti “dal piede pesante” a ridurre la velocità lungo una strada su cui si affacciano due bar e una scuola.
L’amministrazione, ha spiegato l’assessore alla Polizia Locale Marica Barrera, sta valutando dove eventualmente installare telecamere e anche il tipo di modello. “Vogliamo fare questa scelta sulla base di dati reali ed è ovvio che questo lavoro non può essere svolto solo dal Comune o dai vigili, ma serve l’apporto anche delle altre Forze dell’Ordine“. Alessandria, ha spiegato ancora il membro dell’esecutivo non ha “ghetti” ma, a seconda dei periodi, alcune zone sono più o meno prese di mira dai malviventi. Sentire Carabinieri e Polizia, in prima linea in caso di furti e rapine è quindi il primo passo. Utili, sempre secondo Marica Barrera, potrebbero essere anche commissioni congiunte con l’assessorato a Bilancio e Lavori pubblici per capire in quali aree è già presente la fibra ottica e quanto costerebbe acquistare le più moderne telecamere. “Noi non vogliamo acquistare telecamere obsolete solo per far vedere che facciamo qualcosa” ha spiegato a Radio Gold l’assessore. Una scrupolosità che agli occhi del consigliere di Area Popolare, Giovanni Barosini è però apparsa come una “mancanza di progettualità”. In attesa di future commissioni congiunte, anche incentrate sulle richieste delle singole frazioni e sobborghi dell’alessandrino, il consigliere dei Moderati, Diego Malagrino ha intanto inviato la Giunta a concentrarsi non solo sugli occhi elettronici. Andato deserto il bando interno promosso mesi fa dal Comune per arruolare nuovi vigili tra i dipendenti di Palazzo Rosso, per il consigliere di maggioranza sarebbe “opportuno” riservare nel 2016 delle risorse per garantire l’assunzione “esterna” di nuovi agenti.
Tatiana Gagliano