1 Ottobre 2015
10:25
Casale: l’ordine del giorno sulla sanità passa. La minoranza porterà le 7 mila firme in Regione
CASALE MONFERRATO – La maggioranza si è riorganizzata e l’ordine del giorno sulla sanità casalese è stato votato senza intoppi. La seduta del consiglio comunale di ieri sera ha dato il via libera ai punti proposti dal sindaco, Titti Palazzetti, e non si tratta di una evoluzione scontata visto quanto accaduto la settimana passata con le tensioni scaturite in una seduta di stallo subito sottolineata dall’opposizione. La minoranza tuttavia non si rassegna e intende andare avanti. Le 7 mila firme presentate a sostegno della clinica Sant’Anna saranno portate in Regione, firme che ieri sera sono state il vessillo sventolato per dimostrare, secondo il centrodestra, la fallacia della strada percorsa.
Una posizione non condivisa però da Titti Palazzetti: “è stato approvato l’ordine del giorno che presenta richieste precise alla Regione, riconoscendo quanto ottenuto, protestando per la probabile chiusura della clinica unita a una proposta. Noi abbiamo chiesto il mantenimento di oncologia e siamo riusciti a ottenere questo importante tassello. Poi c’è tutto il resto. Dobbiamo imparare a pensare in termini di territorio e non solo di città di Casale. Se faremo così avremo una massa critica che ci consentirà di essere interlocutori molto più presenti a livello regionale“.
Sulle 7 mila firme a difesa della clinica il sindaco ha detto: “anche io le sottoscrivo e tengo molto conto di tutti i cittadini. Replico che è mio compito difendere l’offerta sanitaria del territorio. L’ordine del giorno che abbiamo approvato rimarca che la chiusura della clinica, qualora sia confermata, penalizza la nostra sanità. Vogliamo anche chiarire che questo ordine del giorno non è la fine ma l’inizio della nostra lotta. Con la proprietà della clinica Sant’Anna ho avuto un incontro e non mi è sembrata per nulla dispiaciuta di quanto accaduto, anche se dice che vuole mantenere la presenza su Casale. Noi difenderemo la sanità casalese e abbiamo lavorato molto anche sui distretti con, ad esempio, l’assistenza domiciliare. Insomma ci stiamo battendo su tutti i fronti“.
Sulla mancata approvazione dell’ordine del giorno dell’opposizione Titti Palazzetti ha spiegato che “pur condividendo le linee generali” la mancata adesione è da imputare “alla mancanza di prospettive territoriali. Inoltre non era preciso nelle richieste, mentre noi, nel nostro, abbiamo inserito richieste molto circostanziate. Il mio ordine del giorno l’ho costruito insieme a tutti i medici dell’ospedale e ringrazio tutti loro perché non sono venuti a difendere il posto. Hanno difeso l’offerta sanitaria della città“.
Secca però, rispetto a questo argomento l’ex sindaco, Giorgio Demezzi, che ha difeso così il suo ordine del giorno: “impossibile dire che non fosse preciso. Lo abbiamo presentato un mese e mezzo fa alla Palazzetti e a tutta la maggioranza e a loro avevo chiesto la condivisione. Quindi significa che non hanno neanche letto l’ordine del giorno. Semmai è impreciso il loro quando si fa un’elencazione di richieste da fare alla regione come compensazione dei tagli che vengono fatti alla clinica. È una cosa assurda.“
Demezzi e la minoranza però non demordono perché proveranno a far sentire ancora la voce dei “7 mila cittadini che hanno firmato la petizione. Presenteremo tutto all’assessore regionale. Il fatto di aver considerata chiusa la questione della clinica perché secondo la Palazzetti sarebbe una cosa privata tra la proprietà e la Regione è qualcosa di assurdo. Io ho detto ieri che con un sindaco di questo tipo la città non può avere speranza“.
Per il sindaco di Casale l’attenzione verso la città e tutti i cittadini rimane immutato e sarà fondamentale, per risolvere questi problemi, “fare squadra perché l’unione fa la forza. Se ci uniamo tutti, se lo fa l’intero territorio, siamo molto più forti“.