Autore Redazione
giovedì
27 Ottobre 2022
10:21
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Politica - Casale Monferrato

“Io non pago la vostra guerra”: sabato a Casale la manifestazione di Italexit

“Io non pago la vostra guerra”: sabato a Casale la manifestazione di Italexit

CASALE MONFERRATO – Sabato alle 15 il coordinamento provinciale di Italexit ha organizzato una manifestazione a Casale Monferrato per manifestare “contro l’invio di armi in Ucraina, contro le sanzioni, contro il caro bollette e per il lavoro“. Il corteo si muoverà da piazza Castello a piazza Mazzini, dove sono previsti gli interventi del saggista Marco Mori e di Graziano Canestri, editorialista de “Il Laboratorio”.

“Dopo avere vissuto la catastrofica gestione dell’epidemia, siamo ora costretti ad assistere alla latitanza del Governo di fronte al nuovo dramma del caro bollette – una latitanza che ha molto il sapore della complicità” ha sottolineato il coordinatore provinciale di Italexit Alberto Costanzo. “Oggi i cittadini e le imprese sono letteralmente ricattati: o pagano prezzi del tutto ingiustificati e disonesti di energia elettrica e gas, o subiscono la sospensione delle erogazioni. Contemporaneamente, dobbiamo registrare il sacrificio degli interessi nazionali sull’altare di quelli atlantici per i quali stiamo pagando il prezzo di una guerra che non è la nostra”.

“Tutto questo si tradurrà in un disastro occupazionale che esploderà quest’inverno, e questa ormai è una certezza che l’assordante silenzio della Triplice sindacale non fa che confermare. Per protestare contro tutti questi tradimenti che il popolo italiano sta subendo dai partiti e dai sindacati tradizionali, ma anche per avviare una stagione di resistenza e reazione contro queste ingiustizie, il Circolo provinciale Italexit di Alessandria invita tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione che ci svolgerà sabato 29 ottobre a Casale Monferrato. Avremo ospiti competenti con i quali potremo approfondire gli aspetti geopolitici, politico-economici e occupazionali di queste vicende, e potremo parlare di progetti futuri per fare fronte alle aggressioni che i lavoratori stanno subendo”.

 

 

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