4 Novembre 2022
13:37
Nuovo insediamento a Spinetta ma per Buzzi Langhi ora necessario immaginarne di nuovi. Serra: “Serve sviluppo coerente”
ALESSANDRIA – Nell’area vicina allo stabilimento Michelin di Spinetta Marengo si insedierà la Valtidone Spa che andrà a occupare uno spazio di 350 mila metri quadri. Un insediamento illustrato giovedì sera durante il consiglio comunale di Alessandria dall’assessore ai Lavori Pubblici Michelangelo Serra che ha spiegato come “questo intervento ribadisca l’intenzione di non precludere l’insediamento di nuove strutture produttive nel nostro Comune, sempre che siano inserite in aree produttive“. “Verranno costruiti due capannoni con la messa a verde però – ha puntualizzato Serra – di numerose piante per mitigare l’isola di calore causata dalle nuove strutture e al contempo sarà previsto un miglioramento viabile dell’area Sud-Est di Alessandria“.
La conferma dell’insediamento è stata salutata con favore da Davide Buzzi Langhi, Presidente di Forza Italia ed ex assessore dell’amministrazione precedente, che, a suo tempo, ha aperto le porte a questo processo con una variante ad hoc. Buzzi Langhi tuttavia ha sottolineato come questo passo avanti possa ora essere il canto del cigno sul fronte sviluppo perché “sono stati alienati praticamente tutti gli spazi appetibili per future industrie“. L’ex assessore sottolinea in particolare “la necessità di definire nuove aree industriali a futuri richiedenti e invece al momento non si sta progettando nulla“. Il timore è che l’assenza di nuovi spazi “tagli fuori Alessandria da progetti di sviluppo” perciò “è fondamentale correre e apportare modifiche al piano regolatore”. L’esponente di Forza Italia è preoccupato per una situazione che sembra “di stallo, senza ragionare sullo sviluppo della città anche perché, per dare un’idea, la variante che abbiamo approvato per creare la zona D8 e ha consentito l’insediamento della Valtidone ha richiesto 3 anni. Insomma – ha concluso Buzzi Langhi – dobbiamo correre senza sprecare troppe parole“.
Una preoccupazione cui la maggioranza ha risposto prima con Lodovico Como (Lista Abonante) che ha invitato a ragionare con calma perché “non è detto che la fretta sia buona consigliera“. Per Como infatti occorrerebbe ragionare su un’area più vasta sia dal punto di vista geografico che dal punto di vista dei settori coinvolti e chiedersi “che tipo di logistica immaginiamo“. Un pensiero corroborato dall’assessore Michelangelo Serra. L’amministratore ha spiegato quanto sia “necessario ragionare sul futuro dello sviluppo della città complessivamente, così come sarà necessario se non obbligatorio fare una revisione totale del piano regolatore anche per programmare uno sviluppo coerente alla città“. “La progettualità va rivista“, ha aggiunto, e la sua speranza è di avviare questo lavoro attraverso un percorso “lungo e partecipato anche per ridare un futuro a uno spazio in disuso com’è attualmente lo scalo ferroviario“.