7 Ottobre 2015
22:00
Contro la posta a giorni alterni i Comuni scelgono il ricorso al Tar con il sostegno di Anci Piemonte
PROVINCIA – Daranno battaglia al Tar i 90 comuni piemontesi costretti a ricevere la corrispondenza a giorni alterni in forza del piano di riorganizzazione di Poste Italiane. A sostenere i 23 centri dell’astigiano, i 29 della provincia di Alessandria e i 38 del cuneese sarà anche Anci Piemonte che metterà a disposizione i legali dell’associazione e si accollerà metà delle spese legali. La strada del Tribunale amministrativo è stata scelta martedì durante l’incontro con i vertici piemontesi dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Una riunione cui hanno preso parte 65 sindaci, di cui molti in rappresentanza di Unioni di Comuni. Tra questi anche il primo cittadino di Occimiano, Valeria Olivieri, in veste di presidente dell’Associazione Comuni del Monferrato. Il piano di riorganizzazione delle Poste, ha spiegato, ha colpito molti dei comuni dell’associazione e privato i cittadini di un servizio “universale” che, come tale, dovrebbe essere “accessibile a tutti e in maniera continuativa“. La proroga fino a fine anno, ha puntualizzato il sindaco, riguarda infatti “solo giornali e riviste commerciali“. Per il resto della corrispondenza resta, invece, il taglio deciso da Poste. “Parlare di consegna a giorni alterni , oltretutto, è voler guardare al problema dalla più rosea delle prospettive. La posta verrà infatti consegnata a giorni alterni durante la prima settimana e poi solo due volte nei successivi 7 giorni. Praticamente le consegne saranno solo 5 in due settimane“. Con il ricorso al Tar i Comuni piemontesi potranno ora finalmente far sentire la loro voce rispetto a una riorganizzazione decisa “unilateralmente e fatta poi cadere sulle teste di sindaci e cittadini“. I tempi, però, sono “stretti” ha aggiunto il sindaco Olivieri perchè i Comuni dovranno deliberare l’opposizione al piano di Poste Italiane entro il 19 ottobre. “Oltre al ricorso al Tar – ha concluso la presidente dell’Associazione Comuni del Monferrato – vogliamo creare anche un tavolo interlocutorio a livello nazionale perchè se riusciamo a parlare tutti a un’unica voce potremmo avere maggiori opportunità di essere ascoltati anche da chi sta in alto”.