15 Ottobre 2015
22:09
A Valenza richiamo del Ministero sulla Tasi, ma per Barbero la maggiorazione fu corretta
VALENZA – Prime grane per l’amministrazione di Valenza, richiamata lunedì per lettera dal Ministero delle Finanze in merito alla delibera che ha determinato l’aumento dello 0,8 per mille delle aliquote Tasi.
Una scelta adottata il 28 agosto, spiegò allora il sindaco Gian Luca Barbero, “per chiudere il bilancio preventivo in equilibrio“. In quella occasione il primo cittadino giustificò quel provvedimento con l’impossibilità di utilizzare molti altri strumenti, percorso ribadito anche giovedì nella conferenza stampa durante la quale Barbero ha comunicato la posizione del Ministero.
Ieri il sindaco ha infatti ribadito che la scelta di aumentare la Tasi “faceva parte di un percorso coordinato e condiviso dalla Prefettura e ne conoscevamo alcune criticità. La nostra scelta fu allora di avviare una linea trasparente e chiara a fronte di una situazione complicata. Solitamente i bilanci preventivi vengono approvati entro dicembre, ma la giunta di allora aveva avuto la possibilità di farlo a marzo e poi non riuscì neanche ad approvare quello consuntivo”.
Barbero ha voluto immediatamente rendere pubblica la notizia del richiamo del Ministero, informando anche tutti gli attori principali: i revisori dei conti, la Prefettura e i consiglieri comunali.
Nel frattempo però nulla cambierà perché “le aliquote impugnate dal Ministero rimarranno in vigore fino a prova contraria“. Il sindaco ha infatti spiegato che l’amministrazione “ha preso atto della comunicazione ministeriale e andrà avanti sulla strada percorsa da circa 400 comuni in Italia. Fosse stato solo un Comune sarebbe stato facile pensare a un errore, ma risulta difficile immaginare che siano così tanti Comuni ad aver sbagliato“.
La giunta è infatti convinta che la situazione complessiva sarà riesaminata dal Governo “esattamente come accadde nel 2013 per la vicenda Tari. Allora intervenne l’esecutivo con un decreto ad hoc.”
Nel frattempo tuttavia il Ministero, se i Comuni non cambieranno rotta, procederà con l’impugnazione davanti ai Tribunali amministrativi di tutte le Regioni. Uno scenario che, ha puntualizzato ancora Barbero “sarà interessante seguire nella sua evoluzione perché occorrerà verificare se ci saranno sentenze univoche in merito. Per questo credo ci sarà un’attenzione particolare da parte del Governo“.
Se il Ministero dovesse avere ragione sarebbe cancellata la maggiorazione della Tasi applicata da Valenza, per una somma complessiva di un milione di euro.
“Pensiamo di aver delle ragioni anche in un contenzioso perché la situazione che ci troviamo ad affrontare è innaturale. Se 400 comuni hanno avuto questo problema a questo punto la vicenda diventa politica“.
Anche per questo Barbero coinvolgerà Fassino, presidente Anci.
Intanto la minoranza è pronta a cavalcare la vicenda anche perché proprio il 28 agosto non partecipò al voto su tutti i punti relativi alla TASI (oltre che all’Imu – si legga QUI).
Fabrizio Laddago