Legge Stabilità: Fornaro, stop totale Imu non è in programma Pd

ROMA – “La verità è molto semplice: l’abolizione totale della tassazione sulla prima casa – senza tener conto del valore delle abitazioni – non solo non è equa, ma non è mai stata nel programma elettorale del PD e neppure in quello di Renzi alle primarie 2013. E’ sempre stata, invece, uno dei cavalli di battaglia della propaganda berlusconiana, peraltro unica destra europea ad aver sempre demonizzato questo tipo di tassazione”.  Lo scrive in una nota il senatore della minoranza PD, Federico Fornaro, della commissione Finanze di Palazzo Madama. “La via maestra era quella della riforma del catasto: abbandonata dal Governo – dice Fornaro – senza troppe spiegazioni nonostante il Parlamento l’avesse giustamente inserita nella delega fiscale. Mentre è giusto cancellare la Tasi che all’atto pratico ha finito per essere pagata anche dalle abitazioni popolari che prima non pagavano l’Imu, è profondamente sbagliato e iniquo abolire l’Imu anche su ville di lusso e castelli, a maggior ragione se il gettito prodotto è di soli 91 milioni di euro. Sull’altare della semplificazione comunicativa non si può, infatti, cancellare il principio di equità di un moderno sistema fiscale: la progressività dell’imposta”. “Se si vuol dare un segnale di fiducia e di riduzione della pressione fiscale – continua – si utilizzi lo strumento della detrazione per non far pagare i 2/3 degli italiani proprietari di prima casa, chiedendo uno sforzo al restante terzo che se lo può permettere. Nel 2012, ultimo anno in cui gli italiani hanno pagato l’IMU, infatti, con una detrazione di 200 euro non pagarono il 24% delle prime case. Portandola a 400 euro si arriverebbe ad esentare dal pagamento il 64% con un costo di 2,1 miliardi di euro e un risparmio quindi di circa 1,5 miliardi rispetto alla proposta del Governo”.