Autore Redazione
martedì
20 Ottobre 2015
03:00
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Politica - Alessandria

Sanità: l’assessore Saitta a confronto coi sindaci dell’alessandrino. “Fondamentale il loro ruolo di mediazione”

Sanità: l’assessore Saitta a confronto coi sindaci dell’alessandrino. “Fondamentale il loro ruolo di mediazione”

PROVINCIA – L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta ha incontrato lunedì i sindaci dell’alessandrino, un faccia a faccia invocato dagli stessi primi cittadini dopo l’accelerata della Regione sull’approvazione degli atti delle sole Aziende di Alessandria e Asti. I sindaci avevano contestato a Palazzo Lascaris di non aver tenuto conto del loro lavoro svolto.

All’incontro di lunedì erano presenti i sindaci di Alessandria Rita Rossa, di Casale Monferrato Titti Palazzetti, di Novi Ligure Rocchino Muliere, di Acqui Terme Enrico Bertero, di Valenza, Gianluca Barbero, di Tortona Gianluca Bardone, di Ovada Paolo Lantero, di Occimiano Valeria Olivieri (Presidente dell’associazione dei Comuni), di Cerrina Monferrato Aldo Visca, i consiglieri regionale Domenico Ravetti (Presidente IV Commissione Consiglio regionale) e Walter Ottria, e Vittorio Demicheli responsabile regionale dell’Assistenza Sanitaria e Socio sanitaria. L’assessore ha voluto presenti anche i Direttori Generali Giovanna Baraldi (ASO AL,) Gilberto Gentile (ASL AL) e Ida Grossi (AL Asti), a sottolineare come la riorganizzazione debba essere intesa a livello di quadrante per agevolare la collaborazione tra i territori.

“Alcune delle problematiche che mi sono state illustrate dai Sindaci dell’alessandrino potranno trovare risposta in sede di costruzione del piano di assistenza territoriale che dovrà essere predisposto dalle Asl entro la fine dell’anno” ha detto l’assessore Saitta al termine dell’incontro “Abbiamo concordato che i Direttori generali organizzeranno insieme ai sindaci riunioni operative a livello di distretto, e al termine di quel percorso, accogliendo l’esigenza di un cambiamento di metodo, ho assunto l’impegno di incontrare gli amministratori per un approfondimento delle esigenze dei loro territori. Il piano distrettuale dell’assistenza territoriale rappresenta un importante momento di partecipazione: sarà lo strumento che ci consentirà di potenziare l’assistenza domiciliare, la diagnostica domiciliare, la continuità assistenziale, etc. Vogliamo che i piani siano pronti entro dicembre, in modo tale da poter assegnare ai Direttori generali, a partire dal 2016, risorse certe e dedicate esclusivamente all’assistenza territoriale. Ho avuto modo di spiegare come sia stata necessaria un’accelerazione nel recepimento da parte della Giunta regionale degli atti aziendali, infatti martedì saranno consegnati al tavolo di monitoraggio in vista dell’incontro di fine novembre prossimo dove andremo con le carte in regola così da poter chiedere ai Ministeri che ci controllano di uscire finalmente dal piano di rientro dal debito sanitario. La Giunta, recependo gli atti aziendali si è limitata a verificarne la coerenza con gli atti di programmazione regionale e con le logiche di quadrante. Per noi è imprescindibile il confronto con i sindaci che svolgono un fondamentale ruolo di mediazione. Per questo abbiamo dato ai Direttori generali l’obiettivo di costruire, insieme ai Sindaci, il piano di assistenza territoriale a livello di distretto, dove si potranno affrontare problematiche ed esigenze ritenute di particolare importanza per i territori. Insieme dobbiamo superare la visione di una sanità incentrata sull’ospedale, sul numero dei posti letto e dei primariati, per potenziare i servizi sul territorio, in particolare a favore dei soggetti più deboli, delle cronicità e dei non-autosufficienti”.

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