15 Febbraio 2023
13:45
Canalis – Ravetti (PD): “In Piemonte il problema ungulati non trova soluzioni adeguate”
PIEMONTE – Danni al comparto agricolo, incidenti stradale in aumento, così come le spese per i risarcimenti e l’impatto negativo sulla biodiversità. L’emergenza ungulati “continua a non trovare soluzioni” e la situazione, per i consiglieri regionali del Pd Monica Canalis e Domenico Ravetti, sembrerebbe essere ormai “fuori controllo”. “All’emergenza generale”, in Piemonte, e in particolare in provincia di Alessandria, si aggiunge anche il problema della Peste suina africana. I casi continuano ad aumentare e in base all’ultimo aggiornamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale oggi sono 399 le positività accertate tra Piemonte e Liguria, di cui 233 in provincia di Alessandria.
La gestione dell’emergenza per la Vicepresidente della III Commissione del Consiglio regionale Monica Canalis e il Consigliere regionale Pd Domenico Ravetti mostra “criticità” che i due esponenti Dem hanno “denunciato pubblicamente”: “Purtroppo senza essere ascoltati dalla destra al governo del Piemonte”.
“Non è un caso – scrivono Canalis e Ravetti – se in Consiglio regionale abbiamo proposto l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione degli ungulati e della Peste Suina Africana. E non è un caso se la maggioranza in Consiglio regionale ha respinto la nostra proposta. In quella sede avremmo voluto elaborare con precisione i dati a disposizione, approfondire le dinamiche gestionali, analizzare gli strumenti a disposizione e migliorarli. Non è stato possibile. Così in Piemonte rispetto ai sinistri stradali causati dagli ungulati siamo passati dai 236 del 2018 con quantificazione dei danni pari a circa 650 mila euro, a 809 del 2022 con quantificazione dei danni pari a circa 1 milione e 750 mila euro. Una crescita del 37% in soli quattro anni. Gli ultimi dati a disposizione rispetto ai danni alle colture causati dai cinghiali risalgono al 2021 e riportano 5733 domande accertate da parte degli agricoltori, per un importo pari a circa 5 milioni e 700 mila euro. Mentre nel 2021 i danni alle colture causati dai caprioli sono rilevabili dalle 507 domande accertate per importi pari a circa 738 mila euro”.
“In Piemonte, insomma – concludono i due consiglieri regionali del Pd – il numero eccessivo di ungulati è ormai una calamità, alla quale la Giunta regionale dovrebbe rispondere con più decisione, non solo per salvaguardare l’ecosistema e le attività agricole, ma anche per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico per tutti i cittadini piemontesi. È finalmente arrivato il momento di impostare nuove e più efficaci progettualità di contenimento. Quanto fatto finora è evidentemente insufficiente. Noi siamo a disposizione”.