28 Febbraio 2023
05:12
Peste suina, possibile stop al trekking in zona rossa. Sindaci e agricoltori scrivono al nuovo Commissario
ACQUI TERME – Nuovo confronto sull’emergenza della peste suina africana questo lunedì ad Acqui. Promosso dai sindaci di Pareto e Montechiaro insieme alla giunta del Comune termale, all’incontro erano presenti l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e i rappresentanti di Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Al termine, i Comuni centri zona di Acqui e Ovada, insieme ai rappresentanti dei Comuni in zona rossa e alle associazioni degli agricoltori hanno chiesto con una lettera aperta un incontro al Prefetto e al nuovo Commissario Straordinario Vincenzo Caputo, invitando quest’ultimo a visitare i luoghi colpiti.
Tra i tanti temi al centro della discussione l’eventuale stop alla deroga regionale, in vigore fino al 15 marzo di quest’anno, che consente il trekking e le attività all’aperto anche nella cosiddetta zona rossa. Potrebbe essere anche questa, infatti, una possibile presa di posizione per limitare la diffusione del contagio, visto che il genere umano è portatore sano di questo virus. La decisione spetterà al Ministero della Salute ma, ha precisato l’assessore Protopapa, “ci aspettiamo un Commissario super partes e con pieni poteri. Il territorio è blindato da tempo e non ne può più. La Regione sta dalla parte dei Comuni e degli agricoltori: tutti noi vogliamo sapere quali saranno le soluzioni per l’eradicazione degli animali infetti. Il territorio ha invitato il nuovo Commissario a venire qui per rendersi conto di persona della situazione, per confrontarsi con gli enti locali e gli agricoltori. Non si procede con gli abbattimenti? Ci dicano quali saranno le soluzioni. Vogliamo sapere in cosa consisterà la cosiddetta Fase 2″.
“Sull’eventuale stop alle attività outdoor occorrerà verificare la posizione del Commissario” ha spiegato il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti “occorre una soluzione del problema. Il problema della peste suina si unisce a quello della fauna selvatica. I miei due colleghi di Pareto e Montechiaro rappresentano due dei territori più colpiti sul fronte dei danni alle colture”.
“Il processo di abbattimento è in ritardo” le parole della presidente provinciale Cia Daniela Ferrando “si è temporeggiato troppo in questi mesi dove la vegetazione è meno fitta. Il territorio è preoccupato e confida sull’operato del nuovo Commissario. Abbiamo molto apprezzato il confronto di questo lunedì, promosso da amministratori locali molto attenti rispetto alle problematiche degli agricoltori”.
Nell’ultimo aggiornamento sulla peste suina di questo lunedì sono salite a 400 le positività finora riscontrate, 269 nella nostra provincia. Dieci nuovi casi sono emersi proprio nel nostro territorio: tre a Cassinelle (in totale dodici da quando è iniziata l’emergenza), uno a Grondona (diciannove in totale), uno a Molare (otto in totale), quattro a Morbello (ventisei in totale), uno a Novi Ligure (otto in totale).