Autore Redazione
mercoledì
28 Ottobre 2015
23:00
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Politica - Alessandria

Moderati all’attacco sulla vicenda Atm. La replica dell’assessore Abonante

Moderati all’attacco sulla vicenda Atm. La replica dell’assessore Abonante

AGGIORNAMENTO: L’attacco sferrato dai Moderati all’indirizzo della Giunta di Alessandria per la decisione di non ricapitalizzare la partecipata del settore trasporto Atm, non è passata inosservata a Palazzo Rosso. In una nota stampa, l’assessore alle partecipate Giorgio Abonante, ha invitato a lasciare da parte “le polemiche” perchè questo, ha spiegato il membro della Giunta, è il momento di concentrarsi su tutte le soluzioni possibili “per garantire un servizio ai cittadini ed il rispetto di tutte le parti in causa”.

Di seguito il comunicato integrale

La storia di ATM la conosciamo tutti ed è noto che questa Giunta non ha intrapreso alcuna scelta tesa a portare al capolinea l’azienda – ha sottolineato Abonante – In questi anni molto è stato fatto a cominciare dagli atti di indirizzo approvati in Consiglio Comunale e sempre è stata garantita la liquidità necessaria per la sopravvivenza dell’azienda come già evidenziato più volte. Questi sono i giorni in cui, insieme agli altri soci, stiamo studiando le soluzioni più idonee e le strade da percorrere per risolvere la situazione e dare prospettive al trasporto pubblico urbano. Questo non è il tempo delle polemiche, ma è il momento di continuare, con rinnovato impegno, sulle linee che abbiamo tracciato mettendo in campo tutte le soluzioni possibili per garantire un servizio ai cittadini ed il rispetto di tutte le parti in causa”.

 

ALESSANDRIA – Moderati all’attacco sulla vicenda Atm. Il partito di maggioranza ha “condannato severamente” la decisione dell’amministrazione comunale di Alessandria di non ricapitalizzare l’azienda di trasporto. Per il Segretario Provinciale, Cesare Miraglia, la Giunta avrebbe infatti privato l’azienda di risorse indispensabili per far fronte alle obbligazioni sociali, “costringendo” così presidente e amministratore delegato a rassegnare le dimissioni. Convinti che il percorso tracciato da sindaco e Giunta porti solo a “svendere per quattro soldi l’azienda”, cancellare posti di lavoro e creare disservizi ai cittadini, i Moderati hanno quindi ammonito il sindaco, Rita Rossa, esortandola ad assumersi “le proprie responsabilità” e organizzare il “salvataggio di Atm

Di seguito il comunicato integrale

“In prospettiva del rinvio a nuova agenda dell’Assemblea dei soci di ATM per decidere le sorti dell’azienda di trasporti alessandrina, il Segretario Provinciale dei Moderati, Cesare Miraglia, ribadisce la posizione unanime degli aderenti al Movimento che si schierano tutti apertamente favore dei lavoratori per il mantenimento e la difesa del loro posto di lavoro. La decisione del Comune di Alessandria di non  ricapitalizzare ATM, ha determinato la definitiva mancanza di liquidità economica necessaria a far fronte alle obbligazioni sociali e, ha costretto, in ultima istanza, gli amministratori di ATM a rassegnare le proprie dimissioni. In relazione a ciò, i Moderati esprimono nuovamente la loro ferma ed integerrima contrarietà alla condivisione delle scelte e delle decisioni assunte da codesta amministrazione comunale a cui si addebita un comportamento volto a “svendere” ATM (che potrà essere riacquistata per “quattro soldi” in corso di procedura giudiziaria) con la conseguente perdita di posti di lavoro (perché la procedura non garantisce ai lavoratori il mantenimento del posto di lavoro) e la creazione di gravi disservizi a carico della cittadinanza.

I Moderati condannano severamente la scelta della Giunta di adottare una politica aziendale le cui conseguenze sono il fallimento di un’azienda che eroga servizi essenziali ai cittadini a causa della irresponsabile incompetenza dei dirigenti comunali preposti.  Se ATM versa nella situazione di insolvenza più volte prospettata dal presidente Cermelli e dal suo vice Bressan, la responsabilità di siffatto dissesto è da ascrivere esclusivamente al Comune di Alessandria che in qualità di  socio di maggioranza non è intervenuto fattivamente predisponendo un serio ed efficace piano di ristrutturazione aziendale ma si è limitato ad un pretestuoso quanto insensato taglio dei trasferimenti, danneggiando la popolazione e lasciando senza lavoro gli  addetti assunti presso ATM s.r.l. Il Sindaco si assuma le proprie responsabilità e organizzi il “salvataggio” di  ATM.

 

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