1 Novembre 2015
23:00
Province: in Piemonte l’obiettivo è “esuberi zero”
PROVINCIA – E’ arrivato alle ultime battute il travagliato percorso di riordino della Province. Dopo il provvedimento di attuazione della legge del Delrio da parte della Giunta del Piemonte, venerdì il vicepresidente Aldo Reschigna ha incontrato i sindacati per fare il punto anche sulla questione personale. L’obiettivo comune, ha spiegato Stefano Cavanna della Cgil di Alessandria, è di arrivare a segnare “zero” alla voce esuberi su tutto il territorio regionale.
La normativa sul riordino delle Province è molto complessa, ha ricordato il sindacalista alessandrino, perchè da una parte ci sono le sei funzioni fondamentali dell’Ente territoriale di area vasta dove si attesa circa la metà dei lavoratori delle Province piemontesi. Il restante 50% dei lavoratori è poi suddiviso sulle funzioni regionali e quelle da delegare.”A Palazzo Ghilini – ha aggiunto Cavanna – su 540 dipendenti, 315 si occupano di funzioni fondamentali, i restanti 225 dipendenti a funzioni regionali e una cinquantina sono addetti al settore Agricoltura, una delle funzioni che dovrebbe tornare alla Regione”. Tra i dipendenti, ha spiegato il sindacalista, c’è ancora preoccupazione perchè dopo tanti “cambi di rotta” sul destino delle Province, dalla soppressione agli accorpamenti, la questione dei quadranti e delle relative funzioni è ancora “in fase embrionale“. “Il vero problema resta quello di Formez, il portale del Ministero della Funzione Pubblica dove, in base all’ultima strada intrapresa, dovrebbero confluire gli esuberi. Visti i tempi stretti, le Regioni, Piemonte compreso, hanno però chiesto di non procedere in questa maniera, punto su cui anche noi sindacati concordiamo“. Le organizzazioni sindacali, ha aggiunto Stefano Cavanna della Cgil di Alessandria procedono quindi passo dopo passo. “Diciamo che navighiamo a vista anche se ormai siamo alle battute finali perchè, passata la legge e poi siglato il protocollo d’intesa sul personale tra Regione e Province, entro febbraio dovremmo chiudere la partita. In Piemonte stiamo però lavorando sull’avvalimento per arrivare a esuberi zero. Dopo il blocco del turn over, del resto, in Piemonte il numero dei dipendenti si è ridotto drasticamente. Se rimanesse qualcuno fuori da questa partita, esercitando l’istituto dell’avvalimento i dipendenti potrebbero comunque lavorare per conto della Regione”.