Autore Redazione
mercoledì
17 Maggio 2023
05:38
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Politica - Alessandria

Nuovo ospedale, Regione conferma zona Borsalino. Inail batte il tempo: decisione entro giugno o progetto a rischio

Nuovo ospedale, Regione conferma zona Borsalino. Inail batte il tempo: decisione entro giugno o progetto a rischio

ALESSANDRIA – Nuovo botta e risposta tra istituzioni rispetto alla scelta del luogo su dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di Alessandria. La Regione Piemonte ha infatti respinto l’ipotesi dell’area al quartiere Europista vicino al centro commerciale Panorama, proposta dal Comune. Secondo il governo piemontese la zona idonea resta la cosiddetta Borsalino, al quartiere Galimberti. Nell’ultima commissione consiliare il sindaco Abonante ha però sottolineato che sarà il consiglio comunale a esprimersi. Nel frattempo Inail ha sollecitato una decisione: per non correre il rischio di perdere il finanziamento di 300 milioni di euro occorrerà prendere una decisione definitiva entro giugno, in modo da rispettare entro il 30 settembre la scadenza per l’aggiudicazione dell’appalto per l’affidamento del progetto di fattibilità. I tempi tecnici, infatti, impongono di bandire la gara 90 giorni prima. 

Il rispetto delle scadenze fissate sarà condizione essenziale per poter concludere positivamente la nostra valutazione. In caso contrario si procederà all’archiviazione dell’iniziativa” si legge nella nota di Inail. “Se entro fine giugno non verrà individuata la zona c’è il rischio concreto che si possano perdere i finanziamenti di Inail” ha sottolineato l’assessore regionale Luigi Icardi. Regione Piemonte, quindi, conferma la propria decisione rispetto all’area Borsalino, invocando il parere positivo del settore Difesa del Suolo dello stesso Palazzo Lascaris e di Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, perplessi rispetto all’area Pam. 

Di diverso avviso Palazzo Rosso, il Comune di Alessandria. L’architetto Pierfranco Robotti, dirigente del settore Urbanistica, ha confermato quanto già dichiarato lo scorso 30 marzo: l’attuale non edificabilità della cosiddetta area Borsalino e la necessità, quindi, di provvedere a una variazione strutturale del Piano Regolatore. Il dirigente di Palazzo Rosso ha poi spiegato, nel dettaglio, le ragioni che hanno portato il Comune di Alessandria a proporre a Regione Piemonte una nuova zona: l’area vicino al centro commerciale Panorama, la cosiddetta area Pam, la cui idoneità era stata già rimarcata a inizio maggio dallo stesso sindaco di Alessandria Giorgio Abonante. Di seguito la tabella con l’analisi comparativa del Comune di Alessandria tra le due aree: un raffronto che fa propendere il Comune per la zona Europista.

Poco prima dell’intervento dell’architetto Robotti, però, era stato lo stesso sindaco di Alessandria Giorgio Abonante ad anticipare che queste considerazioni del Comune non avevano convinto Palazzo Lascaris: “A fronte dell’indicazione della Regione rispetto all’area Borsalino non ci siamo fermati alle osservazioni e abbiamo abbozzato insieme ai nostri uffici una proposta alternativa: la cosiddetta Area Pam. La regione ha però risposto: in una sorta di scala delle tre aree quella Borsalino viene comunque prima di quella Pam. La cosa migliore” ha quindi sottolineato il sindaco “è lasciare che il consiglio comunale prenda una decisione, che non deve essere presa da nessun altro”.

Nella nota della Regione inviata al Comune, infatti, viene evidenziato che sotto l’aspetto della pericolosità idraulica, l’area Borsalino presenta una maggiore idoneità alla realizzazione dell’ospedale anche rispetto all’area Pam. Di seguito la tabella comparativa della Regione: l’area 1 è la cosiddetta area aeroporto, la 2 è la zona Borsalino mentre la 3 quella all’Europista.

Pgra=Piano di Gestione Rischio Alluvione, Pai=Piano per l’assetto idrogeologico.

Nella nota di Palazzo Lascaris al Comune, inoltre, secondo la Regione “occorre tenere in debita considerazione la manifestata contrarietà (rispetto all’area Pam, ndr) dell’Università del Piemonte Orientale, che ritiene imprescindibile la vicinanza dell’Ospedale al Campus Universitario, nonché dello stesso Ospedale di Alessandria, per il quale è fondamentale la prossimità con l’Ospedale Infantile”. 

“Rispettiamo e prendiamo atto delle preferenze di tutti” ha spiegato il sindaco Abonante “ma pensiamo che l’urbanistica di Alessandria sia nelle mani dei cittadini. L’organo deputato a scegliere è il consiglio comunale. La Regione chiede la velocità, anche se non c’è stata nel loro procedimento che ha portato alla scelta dell’area Borsalino. Noi garantiremo questa velocità ma sono tempi di reazione che devono passare da un principio democratico per una decisione così importante. Resta sullo sfondo un aspetto non secondario” ha continuato il sindaco “e cioè che tipo di ospedale costruire e che ne sarà della attuale struttura. E poi chi impiegherà risorse per ristrutturare il vecchio ospedale per renderlo un’area vivibile? Al momento queste condizioni restano sul fondo ma noi dobbiamo tenere alta l’attenzione anche su questi temi. L’aspetto fondamentale, tuttavia, è la dimensione politica: si passi in consiglio comunale, come quando 15 anni si scelse l’area del Cristo. Già otto mesi fa avevamo chiesto al presidente Cirio perché non era stata fatta analisi comparativa su più aree del nostro territorio, per avere scelta più compiuta. Ora è stata fatta una comparazione tra tre aree in modo estemporaneo, sulla base di proposte cresciute in modo disorganico e disomogeneo. Questi sono i documenti che abbiamo: allo stato delle cose questa è la realtà, forse non la migliore realtà che avremmo voluto ma è la realtà così com’è. Su questi atti il consiglio dovrà decidere”.

“Non abbiamo detto che l’area Borsalino non va bene ma abbiamo rilevato alcune criticità, proponendo l’area Pam che secondo questa amministrazione è migliore. Non c’è preclusione ma si sono poste questioni tecniche da un punto di vista critico” ha precisato l’architetto Robotti.

Dalle opposizioni il presidente di Forza Italia Davide Buzzi Langhi ha rimarcato la “perplessitànel constatare il no all’area Pam dell’Università e della stessa Azienda Ospedaliera: “Se fossi l’amministrazione io ascolterei questi pareri. Se aumenta la distanza tra l’Infantile e l’Ospedale il rischio è che una struttura di eccellenza come l’Ospedaletto non venga mantenuta“. In quello scenario infatti, si potrebbe valutare l’intero trasferimento dell’Infantile vicino all’Ospedale Civile, con la perdita di tutti gli investimenti strutturali già previsti però nella struttura di Spalto Marengo.

Secondo Fabrizio Priano (Fratelli d’Italia) è “corretto votare in consiglio comunale. Ricordo di aver partecipato a tutti i lavori dell’aula quando nel 2008 fu scelta l’area del Cristo, già prevista dal piano regolatore: quella non è alluvionabile”.

Una zona, quella tra il Cristo e Casalbagliano, rilanciata anche dal presidente del Consiglio Giovanni Barosini: “Nel 2008 il consiglio comunale votò a favore e ancora oggi sono rimasti alcuni consiglieri di quel tempo in quest’aula. Cosa è cambiato rispetto a 15 anni fa in termini urbanistici, idrogeologici, sociologici e della visione di questa città?”.

“Io votai contro rispetto alla zona del Cristo” ha replicato l’assessore alla Sicurezza Enrico Mazzonianche non tutto il Pd di allora votò in modo unanime. Già allora ritenevamo che quell’area poteva essere legata allo sviluppo dello scalo ferroviario. Oggi quelle ragioni sono ancora più importanti di allora”. 

L’ex primo cittadino, Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega) ha anche ricordato “le problematiche dell’area Pam, oggetto di contenzioso. Si è partiti dalla zona Aeroporto, poi bocciata dalla Regione perché è cambiata la normativa del Piano di Assetto Idrogeologico. Poi si è proseguito con Borsalino, Pam e ora si torna al quartiere Cristo. Non vorrei che si facesse il gioco dell’oca per poi ripartire dal via”. 

Dalla maggioranza anche secondo Gianni Ivaldi (Alessandria Civica) “il consiglio comunale si deve esprimere. Non abbiamo preclusioni ma l’ospedale è un bene comune, si individui la miglior area possibile dal punto di vista sanitario, urbanistico e viabile. L’approccio deve essere laico e costruttivo, non ideologico. Si pensi all’interesse della comunità e non di pochi, in un percorso che unisca il consiglio comunale e non che lo divida”. 

“Si decida con autonomia, pensiamo anche alla vecchia struttura” le parole di Massimo Arlenghi (Azione) “è importante non perdere questa occasione. La vicinanza con l’ospedale infantile e il futuro campus universitario è imprescindibile ed è altrettanto importante che si dedichi l’attenzione al vecchio ospedale”. 

“Il rischio” ha però rilevato Lodovico Como (lista Abonante per Alessandria) “è che si attivi una discussione che non ci porti a rispettare i tempi. Mancano alcuni dati tecnici fondamentali. Stiamo parlando di una struttura che servirà un territorio vasto, non solo Alessandria. Si imposti una discussione in tempi rapidi, senza polemiche”.

“Abbiamo avuto la conferma che esistono ragioni di partito che si vorrebbe far valere, a discapito della salute dei cittadini” ha commentato Valerio Vanin, Partito Democratico “questo ospedale doveva essere costruito 20 anni fa. Si segnalarono altre zone sulla base di progetti e concezioni dello sviluppo sanitario e assistenziale della Città ormai non più attuali. Ora siamo d’accordo che dovrà essere il consiglio comunale tutto a esprimersi. Ma lo si faccia pensando agli alessandrini e ai piemontesi”.

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