Autore Redazione
giovedì
18 Maggio 2023
05:35
Condividi
Politica - Alessandria

Nuovo Ospedale: Regione invita il Comune a “procedere celermente” ma sull’area Panorama ci sono pareri diversi

Nuovo Ospedale: Regione invita il Comune a “procedere celermente” ma sull’area Panorama ci sono pareri diversi

ALESSANDRIA – Sul nuovo ospedale di Alessandria ieri la Regione Piemonte ha di nuovo sollecitato il Comune a “procedere celermente all’individuazione dell’area per rispettare il cronoprogramma comunicato da Inail“. L’occasione è stata l’invio dell’analisi preliminare di idoneità sugli aspetti di pericolosità idraulica della cosiddetta Area Pam, al quartiere Europista, individuata dal Comune. Proprio su questa zona si è evidenziata una profonda divergenza tra i due enti, con Regione 

L’analisi della Regione, basata sulla variante al Piano per l’Assetto Idrogeologico e all’aggiornamento del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni dell’Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po dello scorso ottobre, evidenzia che la cosiddetta Area Pam “risulta inondabile dal fiume Bormida, per scenari di piena con tempo di ritorno di 200 anni” (…) e che i tiranti idrici medi risultanti dal modello idraulico dell’Università di Padova sono compresi tra 2 e 3 metri. L’area quindi, ricade dentro uno scenario di pericolosità a media probabilità di accadimento, corrispondente allo scenario di inondazione per portate con tempo di ritorno 200 anni”. 

Regione Piemonte ha analizzato il passato recente e remoto di quella zona: “Fu marginalmente interessata dalle inondazioni dell’evento del novembre 1994, da allagamenti del fiume Bormida provenienti principalmente da valle, con interessamento del reticolo idrografico secondario e/o artificiale. Fu anche interessata dall’evento alluvionale del fiume Bormida del 1977. Occorre però evidenziare che, rispetto a quell’evento, lo stato dei luoghi è mutato in seguito alla realizzazione della tangenziale. Più recentemente, la piena del torrente Orba nel novembre 2011 ha nuovamente determinato l’allagamento dell’area. Nel 2019 solo l’intervento di Protezione civile in corso d’evento, mediante l’apposizione di Big- bags, ha impedito che l’area in oggetto si allagasse”. 

Martedì mattina, però, il dirigente del settore Urbanistica del Comune di Alessandria Pierfranco Robotti aveva replicato così rispetto a queste osservazioni della Regione: “Non c’è alcuna documentazione che comprovi il fatto che arriverebbero 2.5/3 metri d’acqua. L’aggiornamento al Piano per l’Assetto Idrogeologico dell’ottobre 2022 rappresenta uno studio effettuato per il Tanaro, ma in quello studio dell’Università di Padova non c’è alcun riferimento al fiume Bormida. Strano che venga tirato in ballo il fiume Bormida senza uno studio preliminare come invece è stato fatto col fiume Tanaro. Abbiamo chiesto alla Regione una carta con le quote in cui arriva l’acqua, ci è stata data ma non riferita a tutte le zone. In più non è una carta ufficiale perché non è stata approvata col Decreto dello scorso ottobre. C’è una forte criticità di fondo rispetto a questi aspetti. Come hanno fatto a dire che arriverebbero 2.5 d’acqua? E poi rispetto a cosa? All’attuale situazione del terreno? Allora la quota è 93.50 se non si fanno le opere di difesa necessari ma qualora si chiudessero i fornici nell’area Pam, di acqua non ne arriverebbe più. Non entrerebbe più acqua e la quota sicurezza sarebbe garantita da quell’intervento che va dichiarato come minimizzazione del rischio”.

Condividi