25 Maggio 2023
13:19
Caserma Valfré: la Commissione Consiliare finisce subito. Il Demanio non sapeva che era pubblica
ALESSANDRIA – Dopo tanta attesa questo giovedì poteva essere il giorno dove il Demanio avrebbe potuto fare chiarezza sul presente e il futuro della Caserma Valfré di Alessandria. Non è stato così. Poco prima dell’inizio della Commissione Consiliare Sviluppo del Territorio i funzionari dell’ente hanno scoperto che si sarebbe trattato di un appuntamento pubblico, alla presenza dei giornalisti. A quel punto hanno preferito evitare di intervenire, non essendo stati autorizzati a parlare. “Erano stati invitati dopo tre mesi di interlocuzione” ha spiegato il presidente della Commissione, Daniele Coloris “oggi, senza una comunicazione preventiva, hanno detto che in una commissione aperta alla stampa non erano autorizzati a fare dichiarazioni pubbliche”.
“C’è stato un fraintendimento“ ha spiegato l’assessore Giovanni Berrone, delegato ai rapporti col Demanio “si sono detti disponibili a essere convocati al più presto. Si ripresenteranno insieme all’ufficio stampa del Demanio. Torneranno quando la Commissione li riconvocherà”.
“Sono fortemente amareggiato per il comportamento del Demanio, è vergognoso” ha sottolineato il capogruppo di Alessandria Civica, Gianni Ivaldi che da tempo sollecitava una Commissione proprio su questo tema “ringrazio il presidente del Consiglio Comunale Barosini e il presidente Coloris per essersi attivati. Già a gennaio avevo posto delle domande, ad oggi non ci sono risposte. Il cancello è sempre aperto, giorno e notte: di notte può entrare chiunque. C’è un problema di sicurezza e ordine pubblico. A maggior ragione rispetto al fatto che il Tribunale e l’Archivio di Stato hanno comunicato la volontà di trasferirsi lì. La Caserma è proprietà del Demanio ma si trova ad Alessandria. Il Demanio deve dare delle risposte sul presente e sul futuro, nell’interesse della città. Voglio sapere tempi e progetti: quella di oggi è una presa in giro per la giunta. Chiedo che l’assessore Berrone si faccia sentire, è una questione di rispetto verso il consiglio comunale. Occorre organizzare a breve, in 10/15 giorni, una nuova commissione dove auspico si possa conoscere qualche risposta”.
“Sono stupita del fatto che funzionari di una agenzia pubblica non sappiamo come funziona la democrazia” ha spiegato la capogruppo Pd Rita Rossa “e che debbano avere remore a dare conto ai cittadini, questa cosa fa alquanto riflettere sul fatto che la burocrazia di questo Stato arrivi a un livello del genere. Le commissioni sono pubbliche, un funzionario deve saperlo. Non c’è stata alcuna manchevolezza da parte dell’amministrazione comunale”.
“Un affronto alla commissione e ai consiglieri” ha sottolineato il consigliere di Forza Italia Vincenzo Demarte “sono dipendenti dello Stato, anche loro sapevano di venire in una commissione pubblica. Si tratta di una mancanza di delicatezza e rispetto. L’amministrazione dovrebbe scrivere al Demanio. Non si prendono in giro così le persone”.
“Ero molto incuriosito, ci sono questioni importanti su un bene ad Alessandria, la sua messa in sicurezza e il possibile riuso” ha aggiunto il capogruppo della lista Abonante per Alessandria Lodovico Como “mi associo alla richiesta di avere risposte chiare. Ci sono problematiche evidenti, si informi il Demanio rispetto a queste fonti di potenziale rischio, così da accelerare i tempi di intervento”.