9 Novembre 2015
23:00
Clinica Sant’Anna: la Regione dà l’ok alla discussione dopo la petizione
CASALE MONFERRATO – Non è ancora del tutto chiusa la vicenda sulla clinica Sant’Anna. La petizione presentata il 14 ottobre a Torino, con oltre 7.500 firme (ne avevamo parlato QUI), chiedeva di rivedere gli accordi con la proprietà della struttura a sostegno dell’interventistica. Proprio ieri l’ex sindaco, Giorgio Demezzi, ha ricevuto la lettera in cui il Consiglio regionale ha definito “ricevibile” e “ammissibile“ la petizione che ora passerà al vaglio della IV Commissione, quella sulla Sanità.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dall’ex sindaco: “riteniamo che questa questione sia fondamentale per la città. Ancora oggi mi chiedono se avremo interventistica a Casale. Noi tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto. L’iter sta andando avanti e ora mi aspetto di essere convocato per esporre per quali motivi il popolo di Casale insiste sulla necessità di preservare interventistica alla clinica.”
Demezzi spera ora in un sostengo del sindaco Titti Palazzetti: “diventa fondamentale, anche in questa fase di contatto e di presentazione delle motivazioni di questa petizione, avere la collaborazione del primo cittadino – ha aggiunto il sindaco Giorgio Demezzi. Se il sindaco ritiene che questa sia una partita persa e manifesterà questa sua eventuale posizione in Regione tutto diverrà più duro. Mi auguro quindi che il sindaco comprenda l’aspetto positivo di questa battaglia e si erga a difesa della città e dei cittadini e quindi collabori con noi anche davanti alla Regione. Noi speriamo che si trovi una soluzione che non elimini questa grande attività dal primo gennaio”.
Dal canto suo il sindaco Titti Palazzetti non si è scomposto accogliendo con favore la notizia: “spero che questa situazione porti all’accoglimento delle richieste della petizione. Ho sempre sostenuto che perdere la clinica Sant’Anna avrebbe impoverito il territorio. Perciò avevo invitato la Regione, qualora la decisione fosse stata irrevocabile, a investire il risparmio ottenuto sull’ospedale. È chiaro che se la clinica Sant’Anna riprenderà la sua attività non possiamo che essere contenti perché avremo a disposizione una struttura sussidiaria in grado di aiutarci ad allegerire le liste d’attesa, soprattutto nelle more del recupero del personale dell’ospedale. Abbiamo ricevuto notizia certa dell’autorizzazione al concorso per il primario di oncologia e quindi l’ospedale si sta rimettendo in moto. Nel frattempo comunque andrebbe benissimo la Clinica Sant’Anna nella veste di spalla a sostegno della sanità pubblica. Non ho nessuna difficoltà a vedere vivere insieme pubblico e privato. È chiaro che dovendo esserci un risparmio di risorse noi ci auguriamo che il pubblico sia potenziato”.
Adesso comunque la IV Commissione della Regione inserirà la discussione nel calendario di appuntamenti per poi approfondire il tema.