11 Novembre 2015
23:00
Coloris e Penna giocano la carta “mozione” per rilanciare il trasporto ferroviario di Alessandria
ALESSANDRIA – E’ finita su un binario morto la corsa verso lo sviluppo del nodo ferroviario di Alessandria. Le strutture del capoluogo, favorite dalla posizione centrale rispetto al famoso triangolo del “miracolo economico” con Torino, Genova e Milano ai vertici, negli anni hanno perso progressivamente velocità e “pezzi”.
Per rimettere in moto i treni merci e passeggeri di Alessandria, i consiglieri di maggioranza Renzo Penna di Sel e Daniele Coloris del Pd hanno deciso di sollecitare la Giunta a un pressing su Regione Piemonte, Governo e Trenitalia. Compito della politica, hanno spiegato i due consiglieri affiancati dall’esperto di trasporto ferroviario Nicola Parodi, sarà riuscire ad avviare un confronto che spinga nuovamente al centro il nodo ferroviario di Alessandria.
La situazione oggi è desolante da qualunque lato la si guardi. Quello che neppure 10 anni fa era stato indicato come uno dei cinque centri principali per il traffico delle merci, hanno ricordato, non è mai decollato e l’enorme area occupata dallo scalo è utilizzata solo al 25-30% delle sue potenzialità. Non va certo meglio ai tanti pendolari alessandrini che dal 2005 a oggi hanno fatto i conti con continui tagli di treni a media e lunga percorrenza. Particolarmente penalizzati sono gli studenti universitari che scontano i carenti, e in alcuni casi “assenti” collegamenti tra Alessandria, Novara e Vercelli, le tre sedi dell’Università del Piemonte Orientale. Anche le fasce orarie dei collegamenti Torino e Genova si sono però progressivamente ridotte e se 10 anni fa i pendolari potevano prendere il primo treno per il capoluogo ligure già alle 4.52, oggi il primo collegamento disponibile al mattino è quello delle 5.44, che parte però da Tortona.
Ridotti al minimo, hanno aggiunto Penna e Coloris, sono poi i collegamenti diretti con Piacenza, Bologna, Firenze e, in generale, verso le località del Sud Italia. Un limite, hanno spiegato i consiglieri, che rende difficoltoso sfruttare anche la comodità dei treni ad Alta Velocità che permettono di andare e tornare da Roma in giornata. Anche se negli ultimi anni sono stati più che raddoppiati i collegamenti giornalieri verso la stazione centrale di Milano anche su questo fronte, infatti, bisogna riuscire a ridurre i tempi di percorrenza, che da Alessandria superano ancora i 60 minuti. A completare il pacchetto di richieste elaborate da Coloris e Penna ci sono quelle indirizzate a “Cento Stazioni” che avrebbe dovuto “riqualificare e valorizzare” una stazione dove ancora oggi, però, la maggior parte dei negozi è sfitto. Allo scenario desolante dell’interno stazione si aggiunge poi “il disordine” di Piazzale Curiel dove manca un adeguato spazio per le corriere e uno per le biciclette. Per le due ruote, in realtà, l’area è stata individuata, hanno precisato i consiglieri di maggioranza, ma tutto è “bloccato” da una firma che ancora nessuno delle ferrovie è riuscito ad apporre al progetto da mesi elaborato dall’assessore Marcello Ferralasco. Fatta quindi una sintesi dei vari temi trattati anche durante il recente convegno organizzato dall’associazione “Città Futura” i due consiglieri hanno quindi messo a punto la mozione che hanno deciso di lasciare aperta ai contributi dei membri della Commissione Territorio presieduta da Simone Annaratone. L’obiettivo, ha concluso il consigliere di Sel, è infatti arrivare a una proposta “organica” da adottare entro la prima decade di gennaio per potenziare il il trasporto merci e passeggeri, piuttosto che continuare a discutere “a spot” ogni volta che Alessandria perde un treno o un collegamento.
Tatiana Gagliano