27 Luglio 2023
05:59
A Casale polemica sull’intitolazione del ponte sul Po a Ugo Martinat. Botta e risposta tra Pd e giunta
CASALE MONFERRATO – Con tre voti favorevoli e uno contrario ieri la Commissione Toponomastica di Casale Monferrato ha detto sì all’intitolazione del ponte stradale sul Po all’ex viceministro Ugo Martinat, mancato nel 2009 a 66 anni, perché “contribuì in modo determinante, con la sua azione politica, al raddoppio del ponte stradale“. Ora il provvedimento dovrà passare in Giunta e poi sarà vagliato dalla Prefettura che effettuerà tutte le dovute verifiche. Già nei giorni precedenti, però, il Partito Democratico aveva rimarcato tutta la propria contrarietà a questa iniziativa, definita “uno schiaffo a Casale Monferrato”. “L’offesa alla città è palese ed evidente, perché si violenta la memoria storica e si impone con la menzogna una visione distorta della realtà“ ha sottolineato il Pd, partito di minoranza in consiglio comunale “negli anni Ottanta, il forte incremento della mobilità su auto e la vivacità economica e sociale di Casale e delle zone industriali realizzate “oltre il Po” resero la viabilità sul ponte, soprattutto nelle ore di punta, piuttosto complicata con presenza di code e conseguenti problemi ambientali. Da qui l’intuizione dell’allora vice sindaco e assessore ai lavori pubblici di Casale, il compianto Paolo Ferraris, di raddoppiare il ponte sul Po, obiettivo raggiunto tra il 1987 ed 1989. Il ponte sul Po, raddoppiato, venne infatti inaugurato sabato 18 febbraio 1989 alla presenza del sindaco Ettore Coppo, del presidente della Giunta Regionale Beltrami, del Presidente della Provincia Rossa, del senatore Triglia. Da allora svolge felicemente il suo compito di anello fluido di congiunzione tra la pianura vercellese e pavese con il nord del Piemonte con la Città, con l’alessandrino e le colline del basso Monferrato Casalese. Naturalmente, nel corso dei decenni a seguire, a causa anche delle due alluvioni e in particolare quella del 2000, i governi che si sono succeduti hanno avuto modo di collaborare, in particolare con le amministrazioni casalesi di Riccardo Coppo e Paolo Mascarino, per la manutenzione di questo prezioso manufatto, così come è accaduto anche con il vicino ponte ferroviario. Dunque: occorre forse intitolare ogni arcata del ponte a chi, nel corso del tempo, si è interessato ed ancora si interesserà alla sua manutenzione? Ma cerchiamo di essere seri! E di non scadere nella “Toponomastica di partito” che è cosa svilente e in sé squalificare per chi la propone, oltre che prestarsi ad un veloce oblio. Vogliamo intitolare il ponte di Casale Monferrato, raddoppiato nel 1989, legandolo ad una figura importante e che è nel cuore dei Casalesi? Allora cerchiamo una Personalità, casalese, che sia unificante e non divisiva per la Città. Noi pensiamo che Tere Novarese Cerutti possa ben rappresentare questa qualità per il tanto che Ella ha realizzato a favore della Città, si pensi all’ Università e al suo strenuo impegno nell’economia locale e a favore del sociale in Casale e nel Territorio circostante. Ugualmente, per legare idealmente, tramite il ponte stesso, Oltreponte con il Centro Storico, un altro nome di assoluto prestigio è quello del cardinale Severino Poletto, parroco a Oltreponte e arcivescovo di Torino”. “Quando la polemica politica scade sul personale e genera barbarie“ ha replicato sui social il sindaco di Casale Federico Riboldi “il senatore Martinat da viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti aiutò concretamente la nostra comunità e reperire i fondi per l’allungamento del ponte e la conseguente messa in sicurezza dell’area. In casa Pd perché mai non sarebbe degno di tale intitolazione? Vergogna senza limite”. “Nell’ottobre del 2005 il viceministro Martinat venne a Casale per l’inaugurazione e nel suo intervento pubblico rimarcò il suo impegno per l’infrastruttura, anche polemizzando con alcuni colleghi senatori che a quel tempo erano contrari” ha ricordato a Radio Gold l’assessore Luca Novelli “sono però convinto al 99% che la polemica del Pd è deflagrata per la provenienza politica di Martinat, legata al Movimento Sociale Italiano. Una polemica inutile. Msi ha traghettato tantissimi italiani nella vita democratica, ha fatto parte della vita democratica del nostro Paese. Non capisco perché una figura non meriti di essere ricordata solo perché non faceva parte dello schieramento vicino al Pd. Rispetto a tutti i nomi proposti dal Pd mi chiedo poi perché non ci hanno pensato loro a ricordarli quando erano al governo della città”.